CATANZARO Avrebbero preteso, con condotte minacciose e intimidatorie, il pagamento di una somma di denaro a titolo di indennizzo per una presunta precedente collaborazione con uno studio di ingegneria. Per questa ragione sono finiti ai domiciliari una ex collaboratrice di due professionisti titolari di uno studio associato di ingegneria e un uomo che si era fatto portavoce delle richieste della donna. Le indagini, condotte dalla Squadra mobile di Catanzaro, e coordinate dal sostituto procuratore Chiara Bonfadini, dall’aggiunto Vincenzo Luberto e dal procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, hanno portato alla misura cautelare dei due indagati con l’accusa di concorso nel delitto di tentata estorsione continuata. Dalla denuncia dei due professionisti e dalle attività di intercettazione sarebbero emerse le continue e incessanti richieste di denaro che hanno portato, mercoledì, gli agenti del commissariato di Polizia di Catanzaro Lido ad applicare l’arresto su ordine del gip di Catanzaro.
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