CATANZARO La “mossa” di Cotticelli per scongiurare il rischio di un’estate senza farmaci, persino senza farmaci “salvavita”, per i calabresi. Con un decreto adottato nella giornata di ieri e sottoscritto anche dal direttore generale del Dipartimento regionale Tutela della Salute, Antonio Belcastro, ha infatti disposto una sorta di proroga-ripristino di alcune gare già esperite dalla Stazione unica appaltante regionale-“Sua” ma rimaste inattuate per effetto dell’entrata in vigore del “Decreto Calabria” approvato dal governo ad aprile e convertito di recente in legge: in sostanza, con il provvedimento commissariale si punta a “neutralizzare” gli effetti dell’ormai famigerato articolo 6 del “Decreto Calabria” che di fatto ha depotenziato la Stazione appaltante regionale prevedendo che “gli enti del Servizio sanitario della Regione si avvalgono esclusivamente degli strumenti di acquisto e di negoziazione aventi a oggetto beni, servizi e lavori di manutenzione messi a disposizione da Consip Spa… ovvero, previa convenzione, di centrali di committenza di altre regioni per l’affidamento di appalti di lavori, servizi e forniture…”. Questa norma, nelle ultime settimane, avrebbe creato una pericolosa impasse” nelle strutture sanitarie calabresi, determinando un allarme recepito dallo stesso governatore Mario Oliverio, che mercoledì ha convocato alla Cittadella lo stesso Cotticelli e i prefetti calabresi per porre l’accento sull’impossibilità, o ovunque l’enorme difficoltà, nell’approvvigionamento di farmaci salvavita, di farmaci ospedalieri o altri importanti dispositivi medici in seguito al “vuoto legislativo” prodotto dal “Decreto Calabria”. Secondo quanto riferito dallo stesso Oliverio al termine della riunione, nella quale erano state prospettate alcune misure per evitare l’esplosione di un’autentica emergenza sanitaria in Calabria, tra cui anche la proroga delle gare della “Sua” non completate, il commissario Cotticelli si era assunto l’impegno di individuare concretamente delle soluzioni. E il commissario l’avrebbe individuata con il decreto di ieri, il numero 110. Il decreto, in burocratese “stretto”, riguarda «esclusivamente» le categorie merceologiche «“Farmaci” e “Vaccini” nonché “Dispositivi Medici” limitatamente alle procedure afferenti la fornitura domiciliare di ausili per incontinenti ad assorbenza a ridotto impatto ambientale (gara n. 69257204F1) e la fornitura di dispositivi di somministrazione prelievo e raccolta (gara n. 6948598)». Più puntualmente, il provvedimento commissariale stabilisce «in relazione alle gare per le quali sono state già sottoscritte dalla “Sua” le relative convenzioni e/o accordi quadro spetta il diritto degli enti del Servizio sanitario regionale di continuare ad aderire mediante singoli ordinativi di fornitura; in relazione alle gare già aggiudicate dalla “Sua”, ancora in corso di validità, ma non contrattualizzate, in quanto in fase di verifiche sui requisiti dell’operatore economico aggiudicatario, propedeutica alla stipula, spetterà il diritto degli enti del Ssr, una volta sottoscritta la convenzione da parte della “Sua”, di aderire mediante singoli ordinativi di fornitura; in relazione alle gare già pubblicate per le quali sono in corso le procedure di valutazione delle offerte, alcune delle quali pressoché in fase di ultimazione, spetta il diritto della “Sua” di concludere il procedimento di gara fino all’aggiudicazione e successivamente ente alla stipula della convenzione spetterà il diritto degli enti del Servizio sanitario regionale di aderire mediante singoli ordinativi di fornitura». (acant.)
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