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Furti di farmaci e l'amicizia immaginaria con Gratteri. Il sistema Strangis

Medicinali venduti sottobanco, materiale sottratto all’Asp e una lista di contatti solo millantati, dal procuratore di Catanzaro ai vertici dell’Azienda sanitaria. Così il faccendiere ha accumulat…

Pubblicato il: 26/07/2019 – 20:24
Furti di farmaci e l'amicizia immaginaria con Gratteri. Il sistema Strangis

di Alessia Truzzolillo
LAMEZIA TERME  A capo dell’associazione dedita al furto all’appropriazione indebita, ricettazione e commercializzazione di ingenti quantitativi di farmaci vi era Luigi Strangis, 42 anni, di Lamezia Terme. Secondo quanto ricostruito dall’inchiesta “Blu express”, condotta dai carabinieri del Nas e del Gruppo di Lamezia Terme, Strangis effettuava indebitamente ordini per conto della farmacia Feroleto , all’insaputa del titolare, sottraendo così la merce ordinata. Poi, quale corriere di due diversi depositi (Comifar distribuzione spa e Farvima medicinali spa), si appropriava delle forniture che trasportava. Anche Giovanni Butera, 51 anni, di Platania, magazziniere per la Comifar, si approvvigionava illecitamente di medicine. Mentre Antonio Bonsignore, 35 anni, di Lamezia Terme, le sottraeva alla farmacia Palmieri di Maida, esercizio sequestrato perché si è scoperto che il titolare avrebbe acquistato, a poco prezzo, i farmici di provenienza illecita. I tre sono stati sottoposti, venerdì, agli arresti domiciliari ma altre 10 persone sono indagate a piede libero.
Si tratta di Ferdinando Greco, 44 anni, di Lamezia Terme; Eugenio Palmieri, 71 anni, di Maida; Ivan Scozzafava, 42 anni, di Marcellinara; Bernardo Cimino, 36 anni, di Lamezia Terme; Giuseppe Baggetta, 31 anni, residente a Locri; Sergio Fortunato, 55 anni, di Vibonati (Salerno); Antonio Azzarito, 49 anni, di Chiaravalle Centrale; Calogero Gattuso, 42 anni, di Vibo Valentia; Maria Esposito, 35 anni, di Lamezia Terme; Antonio Gigliotti, 45 anni, di Lamezia Terme.
NON SOLO FARMACI Non c’è solo l’appropriarsi indebitamente di medicinali tra le accuse contestate agli indagati. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, coordinati dalla Procura di Lamezia, Strangis e Cimino, dipendente a una ditta di trasporto di ausili medici, avrebbero sottratto all’Asp di Vibo Valentia ausili medici come pannoloni per incontinenti e traverse. C’era poi chi acquistava, macchiandosi del reato di ricettazione, dei farmaci di provenienza illecita per rivenderli ad altre farmacie, com’è il caso che la Procura contesta a Baggetta, o per acquistarli per la propria farmacia, com’è il caso contestato a Ivan Scozzafava e Eugenio Palmieri. Quest’ultimo, pur avendo subito svariati furti legati a questo traffico di farmaci, avrebbe acquistato, tra marzo e maggio 2018, una rilevante quantità di farmaci di provenienza delittuosa per ottenere un risparmio di spesa.
MILLANTATO CREDITO Il trasferimento della farmacia Aloe, su provvedimento dell’Asp di Catanzaro, dal centro di Vena di Maida al centro commerciale Due Mari, aveva interessato il dottore Palmieri che vedeva nel provvedimento, secondo quanto ricostruiscono i brogliacci delle indagini, un mancato introito per la propria farmacia. Palmieri aveva intrapreso azioni legali ritenendo che, ricadendo il suo esercizio commerciale nel territorio dei Due Mari,sarebbe stata la sua farmacia a doversi spostare, non quella del dottor Aloe. A questa vicenda si interessa Luigi Strangis il quale comincia a vantare importanti amicizie capaci di influire addirittura sul Consiglio di Stato. Strangis millantava amicizia con tale Antonio, immaginario dirigente regionale, con i vertici dell’Asp, come il dottore Giuseppe Perri e la dottoressa Maria Rosaria Maione, e addirittura con il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri. Tutto soggetti che, secondo Strangis, mossi dall’immaginario Antonio, si sarebbero adoperati per favorire l’annullamento della delibera che permetteva il trasferimento della farmacia Aloe. In concorso con Strangis nel millantato credito avrebbe agito Antonio Gigliotti il quale in una conversazione telefonica si sarebbe finto dirigente della Regione per rassicurare Palmieri sull’andamento della pratica. Ma il solo scopo di Strangis sarebbe stato quello di mantenere vivo il rapporto con Palmieri e quindi i suoi affari nel richiedere e ricevere farmaci. (a.truzzolillo@corrierecal.it)

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