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Furti d'identità per truffe creditizie, Calabria seconda in Italia

In un anno i casi registrati nella regione sono aumentati esponenzialmente. Nel corso del 2018 ci sono state il 5,1% delle truffe denunciate nel Paese

Pubblicato il: 30/07/2019 – 13:08
Furti d'identità per truffe creditizie, Calabria seconda in Italia

CATANZARO È in crescita esponenziale in Calabria il furto d’identità con finalità di truffe creditizie. Almeno stando ai dati diffusi dall’Osservatorio Crif, la Calabria in un anno ha scalato la classifica passando dall’ottava posizione alla seconda per numero di casi denunciati rispetto ai contratti di finanziamento erogati alle famiglie. Mentre per casi assoluti registrati la regione si colloca all’ottavo posto. In Calabria si concentra il 5,1% delle frodi denunciate nel corso del 2018.
Un fenomeno decisamente preoccupante che, sempre secondo gli esperti dell’azienda specializzata in sistemi di informazione creditizia, ha raggiunto lo scorso anno più di 27mila casi per un danno stimato superiore ai 135 milioni di euro.
Stando al report, una decisiva crescita si sarebbe registrata tra gli over 60. Il numero di vittime in questa fascia di età, infatti, in un anno sarebbe cresciuta del 14,7% nell’arco di 12 mesi.
Anche se la percentuale massima di vittime riguarda soggetti tra i 41 e i 50 anni. Circa un quarto dei soggetti che hanno subito truffe, infatti, appartiene a questa fascia di età.
Per quanto riguarda l’importo delle frodi realizzate mediante il furto d’indentità la percentuale maggiore si concentra su piccoli tagli: il 22,5% riguarda cifre tra i 1.500 e i 3.000 euro. E in un anno le frodi che interessano questa fascia di credito sono aumentate di un terzo. Ma risultano più che raddoppiati anche i casi registrati per importi da 3.000 a 5.000 euro. Infine restano stabili i “colpi” assestati per cifre più alte cioè superiori a 20mila euro: 10% dei casi denunciati.
Gran parte delle truffe messe a segno nel corso del 2018 riguardano i prestiti finalizzati ai consumi: 3 casi su 4 interessano questo genere di truffa. Un segmento che ha registrato nel corso di un anno un incremento di crica il 28% per un importo medio pari a 6.400 euro. Entrando nello specifico del report, emerge che il 32,7% dei casi hanno interessato l’acquisto di elttrodomestici anche se una quota significativa interessa anche l’acquisto di auto e moto: 11,8% del totale. Seguono le segnalazioni di truffe per la compera di arredamento (9,9%), le spese per la casa (9,7%) e gli acquisti in prodotti di elettronica, informatica e telefonia (8,5% del totale).
Sul fronte della lotta alle frodi creditizie, il rapporto Crif fa emergere che oltre la metà (54%) dei casi viene scoperto entro i primi sei mesi e riguardano per lo più importi inferiori a cinquemila euro: 60,8% del totale. Mentre le frondi portate avanti su cifre più consistente (superiori ai 10mila euro) necessitano di tempi più lunghi per essere scoperti: 14,9% dei casi oltre i 5 anni.
Per perpetrare le frodi, in generale si usa “rubare” o contraffare la carta d’identità: quasi 8 casi su 10 interessa questo genere di “furto”. A debita distanza segue la patente auto: 18 per cento.
RUBINI (CRIF): «ADOTTARE COMPORTAMENTI ACCORTI» «I ladri non sono più solo coloro che si introducono in casa per rubare oggetti di valore, ma sempre più spesso sono interessati ai dati riservati che possono aprire loro le porte dei nostri account di posta elettronica e social network, conti correnti e carte di credito, con pesanti conseguenze per chi subisce frodi e furti d’identità». Così Beatrice Rubini, direttore della linea Mister Credit di CRIF commenta i dati. «Durante il periodo estivo, poi – aggiunge – questo fenomeno si intensifica ulteriormente, ad esempio a causa delle truffe legate alle vacanze, con tante persone che ingenuamente rispondono ad annunci apparentemente vantaggiosi, fornendo persino copia dei propri documenti senza pensare che possano finire nelle mani di un malintenzionato». «Pertanto, allo stesso modo in cui installiamo un sistema di allarme per difendere la nostra casa – conclude – anche per proteggere i nostri dati e la nostra identità bisognerebbe adottare comportamenti accorti e dotarsi di adeguati servizi di protezione, in grado di allertarci al primo segnale di pericolo: ad esempio, un sms collegato all’utilizzo della carta di credito o sistemi di alert che avvisano se viene richiesto un finanziamento a nostro nome, possono evitare sgradite sorprese».

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