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Occhiuto: «Queste riunioni? Aria fritta. E ai tavoli si siede chi blocca tutti i progetti»

Il sindaco di Cosenza “boccia” la visita del ministro per i Cis. E “punta” Morra. «Vogliono frenare i nostri programmi per il centro storico. La legalità? Non basta sbandierarla». La risposta del m…

Pubblicato il: 30/07/2019 – 13:41
Occhiuto: «Queste riunioni? Aria fritta. E ai tavoli si siede chi blocca tutti i progetti»

CATANZARO Neppure il tempo di presentarli che i Contratti istituzionali di sviluppo sono entrati subito al centro di una polemica. L’ha iniziata il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto con un breve intervento nell’incontro con il ministro Barbara Lezzi in Prefettura, a Catanzaro. Breve perché «il ministro mi ha tolto la parola», spiega dopo l’infuocato faccia a faccia. I Cis sono stati pensati per accelerare la spesa e “aiutare” gli investimenti. Occhiuto, però, ritiene che alcuni “movimenti” attorno ai progetti rischino di «rallentarla, se non addirittura bloccarla». Il suo ragionamento parte da uno dei Cis più importanti, quello per il centro storico di Cosenza. «È un progetto già finanziato per 90 milioni di euro, assieme a quelli per i centri storici di Taranto, Palermo e Napoli. Oggi scopriamo che lo si vorrebbe inglobare in un Cis complessivo. Mi pare una manovra per rallentare, anziché accelerare. Il Comune è già pronto con le sue proposte, questo nuovo Cis invece non è ancora partito». Quella del primo cittadino è, in effetti, una critica all’impostazione generale del percorso che riguarda la città vecchia di Cosenza. «Stranamente ai tavoli istituzionali partecipa il presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra attraverso il proprio segretario. Ho segnalato che non avrebbe titolo a presenziare. Anche perché trovo paradossale che alle riunioni per programmare i progetti partecipi chi ha sempre lavorato per bloccare tutto ciò che facciamo per la città e, tra l’altro, a quegli stessi tavoli non ha mai portato idee». Una stilettata, quest’ultima, che arriva anche alla Regione, altro attore istituzionale che, per il sindaco di Cosenza, avrebbe fatto ben poco. La polemica con Morra si sposta anche sul versante dell’assegnazione dei lavori. «Il presidente della commissione – dice Occhiuto – discute della necessità di evitare che i lavori vengano assegnati a ditte che poi potrebbero essere colpite da interdittive antimafia. Ma le amministrazioni pubbliche applicano la legge e non hanno sfere di cristallo. La legalità non basta sbandierarla, va osservata da parte di tutti e non presentando denunce puntualmente smentite su ogni lavoro programmato a Cosenza». Va da sé che, per Occhiuto, l’incontro in Prefettura sia «aria fritta, non porterà a nulla perché siamo comunque di fronte a un governo che ha dimenticato il Sud. E che permette di far accomodare ai tavoli istituzionali per lo sviluppo chi blocca le opere perché è ideologicamente contro lo sviluppo».
LEZZI: «È OCCHIUTO A METTERSI DI TRAVERSO» La risposta del ministro è arrivata nel pomeriggio, dopo il secondo incontro istituzionale sui Cis. «Il sindaco di Cosenza ha dichiarato il falso – dice Lezzi –. Io non intendo togliere i soldi al centro storico di Cosenza, io voglio spenderli, cosa che lui – ad oggi – ha ostacolato». Il problema sarebbe la destinazione dei fondi: «Il fondo che finanzia la ristrutturazione del centro storico di Cosenza è un fondo pubblico, di risorse nazionali, che non può assolutamente finanziare soggetti privati: per quelli ci sono altre forme di sostegno che non possono essere delle risorse pubbliche. Ho ribadito per l’ennesima volta questo aspetto al sindaco di Cosenza ma si mette continuamente di traverso – continua Lezzi –. Siccome noi non abbiamo tempo da perdere e vogliamo rispondere ai cittadini di Cosenza che attendono da troppi anni e siccome a causa di queste resistenze non si è ancora sottoscritto il contratto per il centro storico nonostante ci siano già le risorse disponibili, lo inseriamo in questo Cis, facciamo Invitalia soggetto attuatore e procediamo immediatamente a ristrutturare il centro storico di Cosenza. Se poi lui vorrà collaborare e inviarci i suoi progetti noi siamo ben lieti di recuperare l’interlocuzione con il sindaco di Cosenza, ma non possiamo più perdere tempo».
E non tarda a farsi risentire sulla vicenda lo stesso sindaco di Cosenza che controreplica al ministro Lezzi. «Lo scorso febbraio nella sede del Mibact alla presenza del ministro Bonisoli – ricorda Occhiuto – avevo presentato un dossier di ben quarantadue pagine che racchiudono la “Proposta per il recupero del Centro storico di Cosenza”, ovvero la seconda fase del piano complessivo già avviato dalla mia Amministrazione rispetto all’azione attuata per la città antica in questi anni di governo. Tutto ciò per dire che abbiamo le idee chiare sullo sviluppo urbano come pure sul recupero urbanistico della nostra città antica e che siamo in grado di essere operativi se solo venissimo messi nelle condizioni di agire da chi è predisposto a farlo. Siamo partiti da oltre due anni redigendo progetti con schede ritenute tutte ammissibili dai tecnici del ministero. Ma evidentemente il ministro Lezzi non legge le carte né tantomeno è a conoscenza di come si è espresso in merito il collega Bonisoli, visto che per quanto riguarda interventi a favore dei privati, lo stesso ministro Bonisoli ha proposto finanziamenti alle imprese nei settori dell’artigianato artistico e delle produzioni enogastronomiche e sul turismo. Gli interventi di recupero sono previsti solo per gli edifici pubblici e per edifici privati da espropriare che quindi diventano pubblici».
Quindi alcune precisazioni del primo cittadino di Cosenza: «Da parte mia nessuna voglia di polemizzare ma solo di dire le cose come stanno. Il nostro progetto per il Centro storico di Cosenza – afferma ancora Occhiuto – è già finanziato per 90 milioni di euro insieme ai progetti per i Centri storici di Taranto, Palermo e Napoli. Adesso però scopriamo che tentano di bloccarci facendoci sapere che vogliono inglobare il progetto specifico in un Cis complessivo per tutta la Calabria. Questo non va bene, come non va bene – aggiunge – che ai tavoli di sviluppo intervenga pure chi non ha nessun titolo per partecipare ma, anzi, si adopera continuamente a bloccare le azioni di sviluppo come del resto emerge dalle varie denunce e indagini in corso, con intromissioni molto discutibili».
I DUBBI DI ABRAMO E PUGLIESE Anche i sindaci di Catanzaro e Crotone, Sergio Abramo e Ugo Pugliese, hanno sollevato qualche perplessità sui Cis. Per Abramo «Intanto dobbiamo capire cosa è finanziato, perché sono Contratti di sviluppo che c’erano anche nel passato ma per i quali i fondi non sono mai stati erogati. Mi aspetto che si parli dei finanziamenti per le aree degradate: è un bando a cui abbiamo partecipato e per il quale abbiamo già i progetti esecutivi. Vediamo, perché non siamo stati informati di cosa si sarebbe discusso oggi, quindi aspettiamo per capire cosa ci dirà il ministro».
Pugliese chiarisce che «se questi Contratti saranno conseguenziali a quanto annunciato sicuramente sarà una boccata d’ossigeno. Mi auguro di cuore, in maniera trasversale, a-partitica e a-politica perché parliamo dei nostri territori in generale, che il Sud possa beneficiare di importanti risorse e queste risorse siano indirizzate e spese per il miglioramento della qualità della vita di tutto il Mezzogiorno. Vedremo poi con il ministro come progettare e mandare avanti questi Contratti, ci aspettiamo dal governo un impulso serio. Finora abbiamo ascoltato solo annunci, oggi, anche conoscendo la determinazione del ministro Lezzi, sicuramente avremo un atto più concreto».

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