di Gaetano Megna
CROTONE Pronti a ribattere ad ogni attacco che arriva dagli ex amici della maggioranza. Una nuova richiesta di accesso agli atti è stata presentata dai consiglieri comunali Vincenzo De Franco, Fabiola Marrelli, Gaetano Salvatore e Enrico Pedace, che da poco sono usciti dalla maggioranza e hanno dato vita al gruppo di opposizione ConSensi.
La nuova richiesta riguarda le assunzioni realizzate dalla società in house Crotone sviluppo ed è rivolta al sindaco, al segretario generale dell’ente e al presidente del consiglio comunale. Chiedono: «Copia degli atti riguardanti le assunzioni avvenute presso la società»; di «sapere le modalità utilizzate, il numero di assunti, qualifiche e nomi»; i «costi del personale assunto ed i relativi fondi dai quali vengono retribuiti»; «gli atti di controllo analogo relativo alle autorizzazioni a procedere alle assunzioni ed eventuali azioni attraverso il comitato di controllo interno al Comune, che ha verificato la congruità delle assunzioni»; «l’autorizzazione preventiva della giunta comunale sui piani di assunzione annuali e trimestrali».
Si tratta di una nuova dichiarazione di guerra contro il sindaco Ugo Pugliese e contro il leader del movimento politico Enzo Sculco, ma rappresenta anche un messaggio inviato alla Guardia di finanza, che sta già indagando sulle attività del Comune di Crotone.
L’indagine della Gdf è partita con la fiera mariana e la gestione del mercatino rionale di via Giacono Manna e si sta espandendo a macchia d’olio grazie anche ai testi che gli investigatori hanno già sentito nelle scorse settimane. Tra i testi c’è anche l’ex assessore ai Lavori Pubblici, Leo Pedace, ma ci sono anche altri soggetti. Le indiscrezioni trapelate sono pochissime.
Non parla nessuno, ma quel poco che si dice fa pensare ad un prossimo terremoto di portata catastrofica. Sembrerebbe che la Gdf abbia già acquisito una montagna di documenti su diverse attività dell’ente. E’ ovvio che bisogna comunque aspettare le conclusioni delle indagini per avere l’idea chiara su quanto sta avvenendo e la sua portata.
La nuovo richiesta di accesso agli atti, quindi, è un messaggio agli investigatori, ma è anche una reazione al presunto attacco subito dalla consigliera Fabiola Marrelli. Nelle file del gruppo ConSeso c’è la convinzione che da settori dell’area politica che esprime la maggioranza sia stato messo in atto un tentativo per fare decadere la consigliera comunale, utilizzando vicende legate ad una azienda di cui lei è una delle amministratrici. La consigliera ha deciso di tutelarsi legalmente dado mandato all’avvocato Pino Pitaro.
Sempre secondo le ipotesi messe in campo dal gruppo ConSenso altre chiave di lettura non può avere la visita dei vigili urbani al locale che Marrelli gestisce quale amministratrice di una società. La polizia urbana ha elevato una contravvenzione per occupazione abusiva di suolo pubblico (vasi di fiori sistemati su un pezzetto di strada e di marciapiede all’ingresso di un ristorante) intestando la contestazione alla Marrelli e non alla società proprietaria del ristorante. E’ stata anche sollevata la questione che il ristorante non pagava i tributi da tre anni.
In caso di responsabilità soggettive si doveva procedere con la proclamazione della decadenza dall’incarico della consigliera comunale, ma lei non risulta essere la proprietaria e non ha, quindi, responsabilità soggettive.
La reazione del gruppo consiliare è stata immediata e sono stati chiesti gli atti prodotti per le assunzioni effettuate da Crotone sviluppo. Fuori dai microfoni dicono che i conti potrebbero non tornare anche per il numero di hostess presenti all’iniziativa dell’avvio delle attività del progetto Antica Kroton. L’attenzione maggiore è rivolta proprio a questo progetto, che ha un finanziamento di 61.700.000 euro di fondi Pac assegnati dalla Regione Calabria . Siamo solo all’inizio di questo progetto e i riflettori accesi sono tanti. (redazione@corrierecal.it)
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