Crotone, al via la raccolta firme per lo scioglimento anticipato

di Gaetano Megna
CROTONE Parte l’idea di raccogliere le firme per lo scioglimento anticipato del consiglio comunale di Crotone. E’ stata lanciata da un gruppo di consiglieri. Al momento non tutti i rappresentanti del civico Consesso sono stati informati, ma il proposito potrebbe interessare vasti strati dell’opposizione e anche rappresentanti della maggioranza. Il clima che si vive tra gli eletti al Comune della città pitagorica è simile a quello che il Paese visse l’8 settembre del 1943. Il timore di essere coinvolti in procedimenti penali legati alle indagini in corso da parte della Guardia di finanza è molto grande e c’è chi spera di individuare una via di fuga onorevole per non restare impigliato. La proposta che, al momento, si sta elaborando tra pochi (quattro consiglieri) potrebbe raccogliere i consensi giusti per sciogliere anticipatamente il civico consesso. Il consiglio comunale si scioglie se si dimettono contemporaneamente 17 consiglieri. Le dimissioni possono essere presentate con un unico documento o individualmente davanti ad un notaio o al segretario generale del Comune. Basterebbe che firmassero tutti i consiglieri che, al momento, dicono di fare parte dell’opposizione e le 17 dimissioni potrebbero raggiungersi. Dovrebbero firmare anche i quattro consiglieri del Partito democratico, che hanno fatto l’accordo con la maggioranza di garantire il loro voto o la presenza durante le sedute del Consiglio.
Anche la situazione nel Pd potrebbe subire un cambiamento di rotta dopo l’annuncio di Nicola Oddani, responsabile “Mezzogiorno” del partito, del superamento della candidatura a presidente della giunta regionale calabrese di Mario Oliverio. Senza l’appoggio di Oliverio, infatti, la posizione di quella parte del Pd crotonese che ha deciso di fare l’accordo con il “reuccio” Enzo Sculco, potrebbe diventare più debole. Diciamo che il potere contrattuale di questa corrente dem filo sculchiana non ha lo stesso peso di qualche settimana fa, quando ha costretto il commissario regionale Stefano Graziano a rimangiarsi il commissariamento del circolo cittadino pitagorico. Che faranno i rappresentanti del Pd in consiglio comunale? Firmeranno le dimissioni in presenza di altri 13 colleghi disponibili a determinare lo scioglimento anticipato del Consiglio? Vista la situazione, non può essere esclusa nessuna ipotesi. In questo caso il sindaco Ugo Pugliese potrebbe essere costretto a prendere atto che la sua esperienza politica è destinata a concludersi dopo tre anni di governo.
I prossimi giorni sono fondamentali per capire dove si intende andare a parare. Una boccata di ossigeno per la maggioranza e per coloro che vogliono continuare l’esperienza dovrebbe arrivare con la surroga di quattro consiglieri comunali: tre in sostituzione di altrettanti consiglieri promossi in Giunta e uno per sostituire Manuale Cimino, dichiarata decaduta per numero di assenze (ha presentato ricorso al Tar Calabria). La surroga è all’ordine del giorno della seduta del consiglio comunale convocata per domani 5 agosto.
Ai consiglieri di maggioranza è stato detto di non partecipare perché si vuole andare in seconda convocazione dopodomani. La maggioranza non ha i 17 consiglieri necessari per celebrare la seduta in prima convocazione e, quindi, ha programmato di far slittare tutto alla seconda convocazione quando occorreranno undici presenze per avere il numero legale. (redazione@corrierecal.it)