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Crotone, verso l'ampliamento della discarica di Columbra

La decisione è stata presa in un vertice all’assessorato regionale all’Ambiente. Il sindaco Pugliese per protesta ha abbandonato la riunione

Pubblicato il: 06/08/2019 – 15:10
Crotone, verso l'ampliamento della discarica di Columbra

CROTONE Si va verso l’ampliamento in altezza della discarica di Columbra. La proposta è stata avanzata ieri in un incontro alla Regione dai presidenti dell’Ato di Catanzaro e Reggio Calabria. Erano assenti Cosenza e Vibo. Il presidente dell’Ato di Crotone, Ugo Pugliese, ha abbandonato la seduta dopo aver detto: «Non può essere Crotone a risolvere i problemi della gestione dei rifiuti della Calabria». Ha, quindi, lasciato la riunione, dopo avere aggiunto che «non ci sono le condizioni per proseguire».
Secondo quanto riferito il sindaco Pugliese, presidente dell’Ato pitagorico, sarebbe stato infastidito dalla presenza alla riunione degli imprenditori proprietari dell’impianto di Columbra. Doveva essere una riunione politica aperta alla sola presenza dei presidenti delle Ato e, invece, c’era anche la proprietà. Evidentemente la decisione era stata già presa prima. La riunione nella sede dell’assessorato regionale all’Ambiente è continuata anche dopo l’uscita di scena di Pugliese.
La società Sovreco, proprietaria dell’impianto di Columbra, ha dato la disponibilità a procedere al sopralzo dell’impianto per abbancare i rifiuti che arriveranno dai Comuni calabresi nei prossimi 24 mesi. Non è stata quantificato di quanti metri cubi dovrà essere l’ampliamento, questo si vedrà dopo.
L’abbandono della seduta da parte di Pugliese non ha prodotto un cambio di rotta e stamattina l’assessore regionale all’Ambiente, Antonella Rizzo, ha fatto pervenire al prefetto di Crotone la richiesta di coordinare le attività con gli altri prefetti della Calabria per evitare che, in piena estate, possa scoppiare l’emergenza rifiuti in tutta la Regione.
Crotone sarà chiamata a soccorrere le altre province della Calabria, che non hanno avuto la sensibilità e la capacità di predisporre i progetti per la realizzazioni impianti per lo smaltimento dei rifiuti pubblici. Le Ato hanno preferito sonnicchiare, tanto alla fine si può puntare sempre su Crotone.
La situazione delle discariche in Calabria non è rosea. Oltre a Crotone non sono molte le discariche operative. Da una settimana hanno aperto Cassano e San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza. Nelle altre province calabresi tutto è ancora fermo ad una fase di progettazione e ristrutturazioni, mentre l’emergenza è già alle porte e non è stata ancora trovata la soluzione ipotizzata per trasportare i rifiuti all’estero. Probabilmente perché troppo costosa.
Nella riunione di ieri i presenti dell’Ato di Catanzaro e Reggio Calabria si sono impegnati a riconoscere il sacrificio che Crotone è chiamata a fare, promettendo che, una volta realizzate le discariche in tutte le altre province, ci sarà un recupero a favore del territorio pitagorico, che ha già dato. Sono impegni sulla carta, perché l’unica cosa certa è che il territorio di Crotone, ancora una volta, è stato scelto per smaltire i rifiuti della Calabria. (g.m.)

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