SIDERNO Disagi nella raccolta dei rifiuti solidi urbani si stanno verificando a Locri a causa della difficoltà di organizzare il servizio per l’assenza per malattia di diversi dipendenti. «Il 30% dei dipendenti addetti alla raccolta dei rifiuti – è scritto in una nota di Locride Ambiente, la società incaricata della raccolta – ha presentato, a più riprese, certificati per malattia. Naturalmente non si vuole mettere in discussione un pieno diritto di chi lavora, ma la situazione è stata improvvisa e ha inevitabilmente creato serie difficoltà nella riorganizzazione dei turni. Problemi superati grazie al sacrificio di altri lavoratori e alla prontezza di intervento che Locride Ambiente ha saputo e sa garantire, essendo ancora impegnata a contenere l’emergenza delle assenze. Anche sul fronte delle verifiche la società si è subito attivata, richiedendo il controllo attraverso le visite mediche. Della situazione è stato informato, come era giusto che fosse, l’istituto di previdenza nazionale. Si ricorda, a titolo di cronaca, la rilevante situazione delle assenze. Nell’anno 2018, 318 sono stati gli eventi di malattia su 183 lavoratori in forza. Nel primo semestre del 2019 si sono già registrati 286 eventi su 193 lavoratori in forza. Locride Ambiente non ha avuto ancora riscontro dall’Inps, da par suo la società ha, comunque, ovviato, facendo assunzioni a termine e riorganizzando i giorni di lavoro degli altri dipendenti».
«La ‘resistenza’ – conclude la nota – ha avuto successo, ma oggettivamente il problema rischia di compromettere, se non tutto, parte del lavoro che nella fase più delicata della stagione estiva, per presenze turistiche e per la situazione climatica, ha bisogno di essere portato a termine con l’organico in piena efficienza. E’ compito della società vigilare e fare ulteriori controlli, si ribadisce, nel pieno rispetto dei diritti dei lavoratori, ma anche degli interessi della stessa. Anche in una situazione come questa Locride Ambiente opera in chiave costruttiva, pur affermando che nessuna forma di scorrettezza è tollerata. Quindi nessun retro pensiero, ma un fermo si all’avvio delle procedure previste, anche questo diritto-dovere incontestabile».
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