di Pablo Petrasso
CATANZARO Settembre sarà un mese “caldo” per la burocrazia regionale. Che sarà chiamata a rispondere ai dubbi dell’Autorità nazionale anticorruzione. Le indagini dell’Anac sui rapporti tra gli uffici della Cittadella e l’Anticorruzione regionale continuano. E prevedono due audizioni, pianificate per il prossimo 3 settembre nella sede romana dell’Autorità. Saranno sentiti il segretario generale Ennio Apicella e la responsabile anticorruzione Ersilia Amatruda. L’audizione riguarda il «monitoraggio sull’attuazione della misura della rotazione ordinaria programmata nel Piano triennale di prevenzione della corruzione 2018-2020». Si tratta di un tentativo di approfondimento su uno degli “intoppi” segnalati nella dura relazione che l’Anac ha recapitato alla Regione nelle settimane scorse. La rotazione dei dirigenti annunciata come una delle misure cardine della legislatura, sarebbe stata effettuata soltanto in parte e poi, in qualche modo, “dimenticata”. È per capire in che misura si debba intervenire che l’Anac ha deciso di sentire i due manager, «nelle more della scadenza dei termini della diffida e dell’eventuale adozione del relativo provvedimento d’ordine». Il segretario generale e la dirigente dell’Anticorruzione regionale saranno sentiti «al fine di interloquire sulle criticità di carattere generale relative all’attuazione delle normativa anticorruzione rilevate nel contesto interno della giunta». L’Anac ha rilevato, consultando la corrispondenza burocratica, un sostanziale ostruzionismo di alcuni dipartimenti nei confronti dell’ufficio chiamato a far rispettare le norme sulla trasparenza. In particolare il direttore generale del dipartimento Personale non avrebbe «fornito riscontro alle sue richieste d’inviare una revisione della mappatura delle attività del Dipartimento, d’inviare una relazione sullo stato di avanzamento dell’attuazione della misura della rotazione nell’Amministrazione, nonché di predisporre il Piano della rotazione del personale per l’anno 2019, da trasmettere alle organizzazioni sindacali e che l’Upd (composto dai dirigenti del Settore “Affari generali” e del Settore “Gestione giuridica del personale”) ha omesso di fornire riscontri e comunicazioni alle richieste del Rpct (il precedente dirigente dell’Anticorruzione, ndr), dichiarando di non poter accedere alla Pec di altri settori mentre ciò risulta smentito dall’esistenza di corrispondenza intercorsa con altri uffici a mezzo Pec».
«Dalla relazione annuale del Rpct – segnalava ancora la nota dell’Anac dello scorso 3 luglio – sulla rotazione del personale anno 2018 (rif. 415458 del 5.12.2018), contenente gli esiti del monitoraggio del Rpct sull’effettiva attuazione della misura della rotazione degli incarichi nel 2018, si desume l’insufficiente attuazione della misura della rotazione ordinaria nell’anno 2018 (oggetto di altro procedimento di vigilanza dell’Autorità)». I nodi burocratici ruotano tutti attorno alla mancata rotazione dei dirigenti. E l’Anac è pronta a scioglierli. (p.petrasso@corrierecal.it)
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