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«Caro Zaia, il Nord fa affari con i malati del Sud»

di Dalila Nesci*

Pubblicato il: 11/08/2019 – 21:32
«Caro Zaia, il Nord fa affari con i malati del Sud»

Pubblichiamo la lettera che la deputata Dalila Nesci ha indirizzato al governatore del Veneto Luca Zaia sulla sanità, che, nei giorni scorsi, si era offerto di prendere in carico la gestione della sanità calabrese. Nesci prende spunto dalla proposta per ricordare che uno dei motivi per i quali il settore segna il passo è il sottofinanziamento. «Tutti, spiega, conoscono questo “furto” perpetrato da anni».
Egregio Governatore Zaia,
Lei ha recentemente dichiarato (qui la notizia) che il Ministero della Salute ha chiesto la disponibilità della Sua regione a dare aiuto alla disastrata sanità calabrese (sarebbe interessante sapere da chi ha avuto tale richiesta) ed ha aggiunto che è pronto a dare il contributo della sua regione. La ringrazio, a nome di tutti i Calabresi, per la sua disponibilità.
Nel fare questo annuncio ha sicuramente in mente di poter finalmente convincere i rappresentanti delle regioni dove il suo partito amministra (Lombardia, Veneto e Liguria) e le altre del nord a non opporsi più ad un corretto finanziamento della sanità calabrese.
Sì governatore Zaia, la sanità calabrese è in condizioni disastrose anche perché è gravemente sotto finanziata. Ed è gravemente sotto finanziata perché le regioni sopracitate e amministrate dal Suo partito, sono quelle che si oppongono ad un equo e corretto finanziamento della sanità calabrese e delle altre regioni del sud sfruttando la regola, autoimposta nella Conferenza Stato-Regioni, che per modificare i criteri di riparto dei fondi sanitari alle regioni occorra l’unanimità dei consensi dei Presidenti di Regione.
Tutti, dai Ministeri competenti alla Conferenza Stato-Regioni, conoscono questo “furto” perpetrato da anni in quanto: la Calabria che ha molti più malati cronici riceve, proporzionalmente, molti meno fondi di Lombardia, Liguria e Veneto che hanno meno malati cronici ma ricevono più fondi in base al criterio di riparto basato sul calcolo della popolazione pesata che le favorisce in quanto hanno più anziani. Ma pur essendo a conoscenza di tutto ciò, le Regioni del Nord si sono sempre opposte ad una modifica dei criteri di riparto del Fondo Sanitario Nazionale.
E come se questo non bastasse al danno si aggiunge la beffa perché, Governatore Zaia, come Lei ben sa i nostri molti malati cronici a causa del sotto finanziamento non si possono curare, peggiorano, si complicano e poi devono farsi curare nei centri di eccellenza proprio della Lombardia, del Veneto, della Liguria e delle altre regioni del nord con un esborso annuo (a favore di queste Regioni) di oltre 300 milioni di euro. Tutto questo, ovviamente, peggiora i conti della sanità della Calabria, con un ulteriore aggravio dei sacrifici imposti ai pazienti calabresi ed alle loro famiglie.
Un bell’affare davvero per cui credo che, da novello Robin Hood, dovrà metterci molto impegno per convincere i Suoi colleghi Governatori del Nord a cedere una parte del loro super finanziamento in sanità in favore della Calabria. Infatti se ciò avvenisse la Calabria, con i giusti finanziamenti, al netto delle ruberie dei politici che esistono al Sud come al Nord (vedi Galan, Formigoni, etc.), potrebbe crearsi i suoi centri di eccellenza, curare i suoi malati complicati, nel mentre però le Sue regioni perderebbero anche i 300 milioni di euro dei viaggi della speranza dei calabresi al nord.
Lei saprà perfettamente che sono stata prima firmataria di una risoluzione presentata in Commissione affari sociali e sanità alla Camera dei Deputati, per impegnare il Governo a modificare i criteri di riparto del Fondo Sanitario Nazionale su parametri originati dalle reali necessità della popolazione e non su basi opportunistiche o convenienti per le Regioni del Nord. Basterebbe che Lei si adoperasse affinché il Governo approvasse questa risoluzione che i colleghi della Lega in Commissione XII alla Camera dei Deputati, non hanno voluto nemmeno discutere. Il M5S è pronto. La Lega, che è il Suo partito, lo è altrettanto?
Comunque La ringrazio per il difficile compito da Robin Hood che ha dichiarato di volere intraprendere, soprattutto in un partito dove fino a qualche anno fa il leader lombardo della Lega Nord proponeva carrozze del tram con posti a sedere dedicati esclusivamente ai milanesi e dove, di recente, l’ex sindaca di Cascina affermava che è giusto pagare di meno i medici calabresi in quanto sono meno bravi dei medici del Nord. La storia dimostra che nel Suo partito basta sparare contro i meridionali per fare carriera. Da parlamentare del M5S, infatti, Le dico che è stato difficilissimo lavorare con il suo partito al Governo. Avete abbozzato per un po’ in questo percorso Giallo-Verde quasi quanto noi! Con la differenza, a mio modesto parere, che tutte le mediazioni e le concertazioni che noi abbiamo faticosamente chiuso, emendamento per emendamento, provvedimento per provvedimento, erano a difesa dei più deboli e con la fierezza di rappresentare l’Italia tutta, dal Sud al Nord e non per acquisire becero consenso.
Nondimeno io credo ai Suoi buoni propositi.
Si faccia sentire.

* M5S

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