di Gaetano Megna
CROTONE Una festa in “onore” del governatore della Calabria è costata 110mila euro. I soldi spesi per organizzare la presentazione del progetto “Antica Kroton” sono stati pagati con bonifici bancari dalla società “Crotone sviluppo” per conto e per nome del Comune di Crotone. Il Comune pitagorico, con la determina dirigenziale n. 404 del 27 febbraio scorso, «ha proceduto all’affidamento strumentale» per avviare la prima fase dell’attività di comunicazione del progetto “Antica Kroton”, che ha avuto un finanziamento complessivo di 61.700.000 euro dalla Regione (fondi Pac).
L’avvio di questo progetto è stato individuato nella preparazione delle attività di comunicazione, che è partita lo scorso 27 febbraio e si è conclusa lo scorso 12 aprile con l’iniziativa, che ha registrato la presenza di Oliverio. La Regione non dovrebbe avere responsabilità dirette per quanto riguarda l’aspetto comunicativo, anche se il progetto “Antica Kroton è frutto di un’Apq che coinvolge Regione, Comune di Crotone e Mibac. L’organizzazione dell’evento “attività comunicazione” è stato diviso in due parti: fase A indicata come “l’avvio delle attività di comunicazione”; e fase B come “pianificazione e organizzazione dell’evento di lancio”. Le due fasi sono legate: senza la prima salta anche quella successiva. Il primo lavoro è stato svolto dal “team interno di pianificazione e coordinamento” di Crotone sviluppo. Sono stati impegnati tre consulenti: due senior e uno junior. Il lavoro dei consulenti è costato 4.770, 59 euro. Successivamente è stato composto un team esterno a “Crotone sviluppo”: due esperti di archeologia e un giornalista «che ha costituito l’ufficio stampa dell’evento». I primi due sono stati reclutati «tra i soggetti iscritti nella short list, approvata con atto del Rup del 19 gennaio scorso». Il giornalista, invece, è stato reclutato con incarico diretto. Il team di comunicazione è costato complessivamente 9.675 euro. La fase B si è conclusa con la «realizzazione di prodotti della comunicazione».
Questa parte dell’iniziativa prevedeva il progetto “Pyht@vatar”: la creazione dell’ologramma di Pitagora «capace di interagire con il pubblico»; la realizzazione di «video pre e post organizzazione». La realizzazione dell’ologramma «è stata affidata – mediante procedura negoziata tramite richiesta d’offerta sul mercato con criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa».
Per la realizzazione del video si è usata la procedura dell’assegnazione diretta. La realizzazione dei prodotti della comunicazione è costata complessivamente 57.945,59 (32.000 euro più iva l’ologramma, 131,50 più iva un roll-up dell’evento, 3.524,29 più iva per il video e la progettazione grafica). Nella fase B rientra l’affitto della sala attrezzata, il reclutamento di un presentatore per la giornata conclusiva del 12 aprile scorso, l’ospitalità, la pubblicità sulla stampa e altro. La location scelta per l’evento è stata il museo di Pitagora, presso parco Pignera, di proprietà del Comune di Crotone, affidato alla gestione di una coop. Una struttura utilizzata per la realizzazione di molti eventi culturali. Per avere in fitto la sua proprietà il Comune ha pagato 22.509 euro. L’accesso al pubblico è sempre gratuito e la coop non stacca biglietti a pagamento per i visitatori. L’affitto, comunque, ha compreso sala attrezzata con service audio-video-luci e personale di sala. Il preventivo iniziale per la sala era di 16.800 più iva, poi c’è stato bisogno di un adeguamento perché nella sala mancava un proiettore con una maggiore risoluzione e una pedana per garantire la visione delle proiezioni a tutto il pubblico presente.
Il presentatore, reclutato con incarico diretto, è costato 1.250 euro. Lo spettacolo è durato circa tre ore. Nell’accoglienza rientra la cena di gala e il pagamento dell’albergo per gli ospiti giunti da fuori Crotone. Alla cena di gala, tenutasi presso un ristorante “in” di Crotone, hanno partecipato 45 ospiti e la spesa pagata è stata di 2.250 euro. In questa spesa, rispetto al preventivo, sono stati risparmiati 250 euro. Evidentemente cinque invitati hanno deciso di cenare da un’altra parte. L’ospitalità complessivamente è costata 3.263,56 euro. La pubblicità dell’evento, invece, è costata complessivamente 22.489,39 euro: 15.734,32 euro sono stati distribuiti a televisioni, testate giornalistiche on line e carta stampata. La somma più grossa assegnata alle singole testate è di 2.400 euro, il resto delle testate hanno avuto un migliaio di euro ciascuna. Nell’ambito delle attività pubblicitarie va annoverato il fotografo che è costato1250 euro, mentre i manifesti, gli inviti, le brochure e le buste bianche senza finestra sono costati 1565 euro più iva. Nel carteggio risulta anche la pubblicità pagata ad un giornale settimanale distribuito gratis, che poi non compare nel computo complessivo delle somme spese.
A meno che in una parte dei documenti la società viene indicata con un nome e successivamente con un altro nome o magari potrebbe rappresentare una spesa conteggiata in un altro ambito. La somma pagata risulta essere di 976 euro. Tutta l’organizzazione è costata 110mila euro ha avuto l’obiettivo di preparare la manifestazione, che si è tenuata alla presenza di Oliverio lo scorso 12 aprile. Non si può dire che, dopo la feste del 12 aprile scorso, la città pitagorica abbia avuto una ricaduta positiva per l’evento. (redazione@corrierecal.it)
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