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Crisi al 118, Cisl medici: «Personale in convenzione passi a tempo pieno»

Il monito del segretario regionale, Nino Accoriniti: «La de-medicalizzazione ed adesso anche l’assenza dell’infermiere sono l’antitesi del soccorso»

Pubblicato il: 21/08/2019 – 22:11
Crisi al 118, Cisl medici: «Personale in convenzione passi a tempo pieno»

CATANZARO «La de-medicalizzazione ed adesso anche l’assenza dell’infermiere sono l’antitesi del soccorso».
A lanciare l’allarme sulla carenza di personale al Suem 118, per il quale «nessun provvedimento risolutivo è stato attuato», è il segretario regionale di Cisl Medici Calabria, Nino Accorinti.
In una nota rammenta come «l’assenza di medici abbia messo in crisi un sistema essenziale per la salute dei cittadini, creando una situazione di disparità inaccettabile nello stesso territorio regionale che mina il diritto alla salute dei cittadini, con postazioni, dalle PET della Piana di Gioia Tauro a quelle della Provincia di Catanzaro, che sono state de-medicalizzate».
È vero che esiste una “emergenza medici” aggravata dai turni per ferie estive e le malattie, insiste Accoriniti, «ma è innegabile che una corretta programmazione del fabbisogno di personale avrebbe impedito che la situazione rilevata raggiungesse limiti di criticità inaccettabili con postazioni e/o turni senza medici in servizio ed adesso anche senza infermieri a bordo dei mezzi di soccorso. Difatti – aggiunge – è del 16 agosto la disposizione di servizio per il 118 dell’ASP di Catanzaro del Direttore del Dipartimento Interaziendale Area Centro con cui il medico e l’autista dovrebbero garantire il servizio ove sia assente l’infermiere e viceversa l’infermiere e l’autista dovrebbero garantire il servizio ove sia assente il medico».
Una situazione, per il sindacalista, «paradossale» perché la «de-medicalizzazione ed adesso anche l’assenza dell’infermiere sono l’antitesi del soccorso in emergenza-urgenza laddove il tempo trascorso dalla chiamata alla centrale operativa e l’intervento del medico fa la differenza tra la vita e la morte».
Non si può, quindi, pensare ad un «servizio di emergenza senza medici, che sono gli unici professionisti cui competono la diagnosi e la definizione della terapia più appropriata. Diversamente, l’invio di ambulanze senza medico a bordo, che risultano insufficienti ai fabbisogni di cura, può verificarsi solo in presenza di una precisa programmazione aziendale e con predefiniti protocolli organizzativi operativi».
Ecco che, allora, la riorganizzazione del sistema dell’emergenza-urgenza appare, quindi, «non più differibile».
«D’altra parte è rimasta ancora inattuata la riqualificazione stabilita dal DCA del 04.11.2016 che approvava il programma operativo 2016-2018 prevedendo tra le diverse azioni anche la riduzione delle centrali operative da 5 a 3, la sostituzione dei mezzi di soccorso obsoleti ed il rinnovo della convenzione per il servizio di elisoccorso. La migrazione dei professionisti verso altri settori – prosegue il segretario regionale Cisl Medici – anche con l’avvallo delle Direzioni Generali, è cresciuta e si ritiene accrescerà ancora di più se non si interverrà celermente sul piano organizzativo, normativo e contrattuale. La CISL medici ritiene non più procrastinabile il passaggio alla dipendenza dei medici in convenzione che hanno i requisiti e di mutare gli attuali rapporti a tempo determinato con contratti a tempo indeterminato. Inoltre, ritiene necessario, attraverso le possibilità previste dagli accordi decentrati, riconoscere l’intensa ed indispensabile attività di questo personale adeguando il trattamento economico agli standard europei, superando il vecchio accordo regionale, emendato anche di recente, che ha creato e crea tante incoerenze e contrapposizioni».
Il Suem 118 è un servizio importante e delicato per la tutela della salute del cittadino: «Non si può accettare che scelte gestionali inappropriate e l’immobilismo dei management aziendali depotenzino un sistema già ad un passo dal collasso. La CISL medici ribadisce – termina Accoriniti – la necessità che un soccorso avanzato debba prevedere la presenza di medico ed infermiere che, con le loro integrate e sinergiche competenze, possano esprimere la massima assistenza al cittadino che necessita di interventi in condizioni di emergenza. Ritiene necessario promuovere un tavolo di confronto con il Commissario Ad Acta per la sanità, Gen. Cotticelli, per poter affrontare tutte le problematiche dell’emergenza-urgenza al fine di rendere omogenea ed efficace la risposta ai bisogni dei cittadini calabresi».

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