CATANZARO L’offensiva del M5S sulle conseguenze della crisi innescata da Matteo Salvini continua. E tocca anche la sanità, problema dei problemi a queste latitudini. Si occupa di segnalarlo il ministro Giulia Grillo che, in un post su Facebook, elenca le cose fatte e quelle che – per colpa dello stop al governo giallo-verde – non potranno essere portate a termine. Uno dei punti cardine dell’elenco è il «risanamento della sanità calabrese», inserito nella colonna delle speranze frustrate dalle scelte politiche di quest’estate.
Non che gli effetti del Decreto Calabria siano stati finora rivoluzionari: solo alcuni nuovi manager sono stati individuati, nessuno ha preso possesso della propria postazione e i vertici di alcune aziende sono vacanti e affidati ai dirigenti con maggiore anzianità di servizio. Forse proprio perché il nuovo corso sanitario è ancora un cantiere aperto, il ministro ha deciso di considerate la rinascita del pianeta sanitario calabrese tra le scommesse perse, almeno per il momento. Il messaggio è politico e, al solito, viene affidato alla rete (e chissà che non sia anche l’inizio di una schermaglia elettorale, visto che le Regionali non sono poi così lontane): «Questa crisi ha bloccato il cambiamento che avevo avviato. E questa è la dimostrazione lampante che Salvini antepone le sue necessità al bene della sanità».
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