MAIERATO Cartucce e una bottiglietta contenente liquido infiammabile. Un chiaro segnale di intimidazione lanciato contro la Calabria Maceri, la ditta rendese che gestisce la raccolta dei rifiuti del comune di Pizzo.
La scoperta è stata fatta dai dipendenti dell’azienda nella sede vibonese che si trova nell’area industriale di Maierato, nel Vibonese. Un atto che giunge a poche ore da un’altra intimidazione sempre nella stessa zona nei confronti questa volta della Cooper Poro edile di Rombiolo. Una società cooperativa impegnata nella realizzazione di una chiesa con annesso complesso parrocchiale lungo la via Nazionale a Pizzo. In questo caso ignoti lunedì notte erano entrati nel cantiere della società dando fuoco ad una trivella di proprietà della Coop Poro.
Ora il ritrovamento della bottiglietta contenente materiale infiammabile e le cartucce davanti al cancello di ingresso della Calabria Maceri. La società già in passato era stata oggetto di alcune intimidazioni tra cui l’incendio di mezzi e di un capannone nel Cosentino.
Due gesti che dimostrano come questa area del Vibonese sia entrata ancora una volta nelle mire della criminalità organizzata.
Su entrambi gli episodi sono state avviate dai carabinieri le indagini per accertare eventuali collegamenti e comprendere le ragione di questa che si sta rivelando una vera e propria escalation di violenze dei clan presenti in zona.
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