Mercoledì, 07 Maggio

Ultimo aggiornamento alle 21:06
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

«Hanno ucciso mio figlio, ora nel mirino ci sono io»

Recisi i fiori sulla tomba di Giuseppe Parretta, ucciso nel gennaio 2018 nel centro antiviolenza gestito dalla madre. Caterina Villirillo chiede l’aiuto dello Stato: «Mi hanno lasciata sola, il mio…

Pubblicato il: 24/08/2019 – 9:35
«Hanno ucciso mio figlio, ora nel mirino ci sono io»

CROTONE Qualche giorno fa, Caterina Villirillo è stata al cimitero. È andata a trovare suo figlio, Giuseppe Parretta, ucciso a Crotone, a soli 18 anni. L’uomo che lo ha ucciso, Salvatore Gerace, 57 anni, pensava che fosse una spia dei carabinieri. Caterina racconta al settimanale Giallo che i fiori sulla tomba di Giuseppe «sono sono stati tutti recisi, c’erano soltanto gli steli. Se questo è un messaggio contro di me – dice –, sappiate che io non ho paura di morire. Io sono già “morta” il 13 gennaio del 2018 insieme a mio figlio. Farò i nomi e dirò tanto altro. Venite da me, affrontatemi, e se siete dei veri uomini fate in modo che io possa guardarvi in faccia. Sono una donna libera e morirò da donna libera. Continuerò a parlare di violenza contro le donne e di criminalità. Non mi fermerò mai».
Caterina chiede aiuto allo Stato dal giorno dell’omicidio, avvenuto nel centro antiviolenza gestito dall’associazione “Libere Donne”, che ha fondato e continua a offrire aiuto alle donne in difficoltà e a segnalare alle autorità situazioni di violenza familiare. La mamma di Giuseppe crede che i fiori tagliati siano una minaccia: «Non ho paura, non mi fermerete – dice –. Continuerò senza sosta». Nelle sue parole riecheggia l’assenza dello Stato: «Forse quel maledetto 13 gennaio del 2018 ero io la predestinata… O forse volevano solo mettermi paura, perché la smettessi di aiutare le donne in difficoltà, vittime della prostituzione e della droga. Quante ne ho aiutate… Per nessuna di loro lo Stato mi ha mai detto nemmeno “grazie”». Si sente abbandonata: «Dove sono finite tutte quelle Istituzioni che non fanno altro che vantarsi di portare avanti la lotta alla criminalità? Quest’anno all’associazione “Libere Donne” abbiamo ricevuto altre tre minacce».

L'offerta informativa del Corriere della Calabria rimarrà gratuita

Senza le barriere digitali che impediscono la fruizione libera di notizie, inchieste e approfondimenti. Se approvi il giornalismo senza padroni, abituato a dire la verità, la tua donazione è un aiuto concreto per sostenere le nostre battaglie e quelle dei calabresi.

La tua è una donazione che farà notizia. Grazie

Il campo è obbligatiorio!
Il campo è obbligatiorio!

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012--2025. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x