LAMEZIA TERME È stato ritrovato morto nella sua abitazione a Domodossola, Giuliano Roperti. Il 50enne era finito a gennaio scorso al centro dell’operazione “Reventinum” condotta dalla Procura delle Repubblica di Catanzaro che aveva fatto luce sulla paurosa faida tra clan lametini nei primi anni duemila. Roperti è stato trovato privo di sensi dalla sua conviventi che ha provveduto a chiamare i soccorsi. Appena giunti sul posto, in via Aldo Moro 11, i medici del 118 non potuto fare altro che constatare la morte dell’uomo. Roperti era stato arrestato nello scorso gennaio assieme ad altre 11 persone. Era il nipote di Domenico Mezzatesta, ritenuto il capo dell’omonima cosca che in passato si era scontrata con il clan Scalise per il controllo del territorio. Anche se una recente sentenza della Cassazione aveva ridimensionato le accuse. Roperti tra l’altro era stato anche scarcerato dal gip di Catanzaro
In attesa che gli inquirenti facciano piena luce sulle cause della morte dell’uomo, la Procura ha aperto un fascicolo. Stando alle prime indiscrezioni, però Roperti sarebbe stato stroncato da un malore.
x
x