CATANZARO «Sapevamo di avere toccato un nervo scoperto, uno dei tanti, del Partito democratico calabrese. Ci ha pensato il segretario che ha portato il Pd di Catanzaro al 14%, tale Cuda, a confermare la lettura che abbiamo dato dell’indecente proposta del senatore Magorno di un accordo elettorale con i Cinquestelle». Lo sostiene il segretario questore del Consiglio regionale, Mimmo Tallini, coordinatore provinciale di Forza Italia di Catanzaro. « Non una parola del comunicato diramato da Cuda a nome del “club degli ex” – osserva Tallini – è stata dedicata al presidente Mario Oliverio e alla sua esperienza di governo. Nemmeno un accenno di cortesia che si usa perfino agli avversari. E’ stato scaricato in maniera cannibalesca dai suoi stessi beneficiati, nella speranza che i calabresi dimentichino. Noi siamo stati fieri e irriducibili avversari del Governatore, ne abbiamo denunciato le inadeguatezze e gli errori, gli chiediamo di andare subito al voto. Ma noi siamo l’opposizione e facciamo il nostro mestiere. Chi invece – prosegue il consigliere regionale di Forza Italia – chiede discontinuità ad Oliverio, attraverso il patto scellerato con i Cinquestelle, è paradossalmente un gruppo di ex presidenti di Regione, di ex parlamentari, di ex sindaci e di ex consiglieri regionali. Sarebbero loro la discontinuità?». Secondo Tallini «Magorno e la sua piccola banda di opportunisti farebbero bene a nascondersi. Ci penseranno i calabresi tra qualche mese a sollevarli da ogni pensiero fisso, dando fiducia a chi ha già dimostrato di meritarla per aver saputo bene amministrare e cambiare volto ad una delle città capoluogo di provincia della nostra terra. Saranno i Calabresi e il centrodestra a mandare a casa Oliverio con lo strumento democratico del voto, non i nuovi “cannibali” del Pd. Con una battuta finale – conclude il consigliere regionale di Forza Italia – possiamo proprio dire che il Partito democratico calabrese è arrivato ai titoli di…Cuda!».
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