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Il Pd (ri)scarica Oliverio. E lui insiste: «Rotto un verminaio di interessi»

Il governatore rivendica di aver «chiuso i carrozzoni dello spreco e delle clientele». Ma Graziano stoppa la sua ricandidatura e le primarie

Pubblicato il: 28/08/2019 – 15:55
Il Pd (ri)scarica Oliverio. E lui insiste: «Rotto un verminaio di interessi»

CATANZARO Dopo Cirò Marina, la seconda puntata è andata in onda a Bivongi. Nel Crotonese il suo sfogo è stato più politico, rivolto in particolare all’interno del “suo” Pd, nel Reggino invece la bussola si è spostata su questioni di carattere burocratico. In entrambi i casi i toni usati dal governatore Mario Oliverio per rivendicare il diritto di ricandidarsi alla guida della Regione sono stati duri. Il Pd, però, come ampiamente anticipato nelle settimane scorse, non ha nessuna intenzione di puntare su di lui per le prossime elezioni regionali. A ripetere il concetto già espresso dai due Nicola (Zingaretti e Oddati, segretario nazionale e responsabile Mezzogiorno dei dem) è anche il commissario regionale del Pd Stefano Graziano, che in un’intervista al Quotidiano del Sud ha dichiarato: «Non è il momento di fare borsini o pagelle. Oggi se vogliamo competere non possiamo ripresentarci agli elettori e rivendicare solo il lavoro fatto alla Cittadella regionale. Ci vuole rinnovamento, come abbiamo spiegato in tutte le sedi di confronto per dare slancio al nostro campo politico». Secondo Graziano, «non si possono ignorare le crescenti difficoltà del Governo regionale nel dare risposte ai problemi dei calabresi. Questo è il momento della responsabilità e della generosità. L’obiettivo principale del mio mandato da commissario – ha aggiunto – è tenere unito il partito democratico e il centrosinistra. Quando il partito nazionale ha disposto il commissariamento lo ha fatto proprio per salvaguardare l’unità. Credo, anzi mi auguro, che prevalga il senso di responsabilità verso il partito e la Calabria e che nessuno anteponga l’io al noi». Graziano è altrettanto netto sul no alle primarie per scegliere il candidato. «Dobbiamo tenere unito il partito – ha detto il commissario – concentrarci sulla Calabria. Le primarie, allo stato attuale, sarebbero una conta interna lacerante. Invece dobbiamo concentrare tutte le nostre energie sul progetto politico, parlare all’esterno e non al nostro ombelico. Allo stato attuale le primarie sarebbero un pericoloso boomerang dagli effetti devastanti».
«CHIUSI I CARROZZONI DELLO SPRECO E DELLE CLIENTELE» «Affermare trasparenza, legalità e diritti. Questa e solo questa è stata la bussola che ci ha guidato in questi cinque anni di governo regionale». È quanto ha, tra l’altro, affermato il presidente della Regione, Mario Oliverio – riporta un comunicato diffuso dal coordinamento comitati “Oliverio presidente” – nel corso della presentazione di un nuovo Comitato a sostegno della sua ricandidatura alla presidenza della Regione che si è tenuta a Bivongi. «In questi anni – ha detto Oliverio – abbiamo affondato il coltello nella piaga della discrezionalità e dei favoritismi. Abbiamo chiuso i carrozzoni dello spreco e delle clientele e abbiamo lavorato senza sosta per affermare e garantire i diritti di tutti. Con l’introduzione della digitalizzazione dei procedimenti amministrativi abbiamo dichiarato guerra alla “Vecchia Regione” e abbiamo inaugurato una nuova stagione nella organizzazione della amministrazione regionale e nel suo rapporto con i cittadini e le imprese. Quando esisteva la cosiddetta pratica della “cartellina” consegnata a mano, qualsiasi funzionario, qualunque dipendente poteva “integrarla” in qualsiasi momento e farlo a seconda delle proprie
convenienze, delle proprie amicizie e della propria discrezionalità. Adesso non è più così. Oggi ogni pratica, ogni atto è trasparente e tracciabile. Qualunque cittadino può esercitare direttamente da casa sua il controllo sull’andamento di ogni provvedimento amministrativo. Basta andare sul Portale della Regione per rendersi conto di chi ha ottenuto un finanziamento e per quale progetto e per quali opere gli è stato assegnato».
«Tutto ciò – ha sostenuto Oliverio – ha permesso di accelerare l’iter dei procedimenti e di accendere i riflettori sulle zone di rallentamento o di stasi. È stata una grande operazione di trasparenza e legalità in una regione che, nel corso di decenni, è stata divorata dal malaffare e massacrata da gruppi di potere e da insaziabili lobby affaristiche. L’abbiamo assunta non senza dover superare ostacoli e difficoltà. Abbiamo avuto coraggio e ce l’abbiamo fatta, compiendo così un altro, importante passo in avanti verso la costruzione di quella che io amo definire una Regione “normale”, fondata sul rispetto della legalità, della trasparenza, dei diritti dei cittadini. Una Regione che i calabresi possano sentire come la propria casa».
«A tal proposito – ha proseguito il presidente della Regione – vorrei ricordare agli smemorati e a quanti fanno finta di non ricordare che quando sono arrivato alla guida della Regione ho trovato la Cittadella, il palazzo degli Uffici della Regione che, nonostante fosse stato inaugurato per ben tre volte e completato da quattro anni, era rimasto completamente vuoto. Ho chiesto i motivi per cui gli uffici non erano stati ancora trasferiti. Nessuno sapeva o voleva rispondermi. Poi ho capito: c’erano 29 sedi sparse nella città di Catanzaro e la Regione continuava a pagare sei milioni e 900mila euro di fitti all’anno. Era il 20 luglio del 2015. Assunsi immediatamente la decisione di trasferirmi, io per primo, nella nuova sede insieme agli uffici della Presidenza. Poi subito convocai in Cittadella la Giunta e i dirigenti a cui comunicai che tutto il mese di agosto doveva essere utilizzato per trasferire i mobili sparsi nelle varie sedi, senza acquistarne altri, e che entro il 1 settembre tutto il personale avrebbe dovuto essere trasferito nella nuova sede. Infine, andai personalmente negli uffici dell’Enel e di Telecom per firmare i contratti di allacciamento dei servizi ed eliminare così ogni scusa, ogni alibi con cui si continuavano a giustificare i ritardi del trasferimento».
«Ho fatto solo questi esempi – ha concluso Oliverio – per dire che attraverso atti come questi abbiamo rotto il reticolo, il verminaio di interessi che si era consolidato negli anni intorno all’Ente regionale. C’è ancora tanto da fare e da cambiare, ma sicuramente in questi anni abbiamo messo la nostra regione sulla strada giusta. Ora, indietro non si torna. La Calabria non può essere riconsegnata nelle mani dei nostalgici del passato che, con la Regione e grazie alla Regione, si sono ingrassati e hanno costruito immense fortune a scapito della povera gente e dei cittadini calabresi».
COMITATO PRO OLIVERIO ANCHE A LONGOBUCCO Lo stesso coordinamento pro governatore fa sapere che anche a Longobucco è nato un Comitato a sostegno della ricandidatura di Mario Oliverio alla presidenza della Regione Calabria. «La decisione di costituirlo – si legge in una nota – è stata assunta nel corso di una affollata riunione che si è svolta a Longobucco e che ha visto la partecipazione dei sindaci di Longobucco, Campana, Caloveto, Cropalati, Calopezzati, dei rappresentanti di organizzazioni politiche e sociali e culturali, di imprenditori locali e anche di numerosi cittadini provenienti da Bocchigliero e dall’intero comprensorio. La scelta di costituire il Comitato è scaturita dalla considerazione che, nonostante le numerose problematiche ancora sul tappeto, l’azione del presidente Oliverio e della sua Giunta in questa prima legislatura è stata complessivamente positiva. Sono stati, infatti, numerosi i provvedimenti assunti dal governo regionale a favore dell’intero comprensorio. Tra i più importanti – conclude la nota del coordinamento – si ricordano i diversi progetti approvati sul PSR 2014 -20 misure 8.1 -8.3 -8.5, ecc, il finanziamento di un progetto di formazione professionale per 255 persone della durata di sei mesi, il finanziamento di diversi progetti per la sistemazione idrogeologica del territorio, il pagamento puntuale dei salari ai lavoratori Forestali, la contrattualizzazione e la storicizzazione dei finanziamenti ai lavoratori Lsu/Lpu dalla data del suo insediamento, l’aumento del sussidio e la storicizzazione dei finanziamenti ai lavoratori Ex Sial (legge 15 Regionale), il finanziamento del 4° e 5° Lotto della Strada Longobucco Mare, la proroga di 12 mesi ai lavoratori ex in mobilità in deroga. Nei prossimi giorni il presidente Oliverio sarà invitato partecipare ad una iniziativa appositamente convocata per presentare il nuovo Comitato».

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