Pd-M5S, ora anche Zingaretti apre a «nuove alleanze» per Regionali

ROMA Durante la riunione della direzione nazionale del Pd che, proprio in queste ore, ha dato il via libera alle trattative per un governo di legislatura con il M5S, Nicola Zingaretti ha parlato anche di elezioni regionali e di possibili, nuove alleanze locali. Così, mentre il governatore Mario Oliverio attacca il suo stesso partito (qui il suo sfogo di ieri) che non vuole concedergli la ricandidatura, il segretario nazionale suggella l’ipotesi già avanzata dal senatore Ernesto Magorno – e subito respinta dall’europarlamentare pentastellata Laura Ferrara – di un’alleanza Pd-M5S per le prossime elezioni calabresi.
«Davanti a noi – ha detto Zingaretti alla direzione nazionale del Pd – abbiamo elezioni difficili in Regioni diverse. L’Umbria tra poche settimane, poi Calabria, Veneto, la Toscana e l’Emilia Romagna. Appuntamenti fondamentali che dovremo affrontare stringendoci accanto a chi li combatterà in prima fila. Dobbiamo fare ogni sforzo per costruire in ciascuna di queste realtà l’offerta politica e programmatica più credibile». Un richiamo, dunque, alla linea che aveva già espresso in Calabria il responsabile Mezzogiorno del Pd Nicola Oddati (qui la sua intervista al Corriere della Calabria). Ma ancora più significativo in questo senso è il passaggio successivo: «Anche naturalmente – ha infatti aggiunto Zingaretti – sul versante di alleanze che il nuovo quadro politico potrà favorire, ma che comunque andranno verificate e costruite sempre sul primato di valori e programmi condivisi».
Dopo le dichiarazioni di Zingaretti, però, è di nuovo Ferrara a bocciare l’apertura del Pd: «Per ora – ha dichiarato l’eurodeputata all’Ansa – le regole del Movimento 5 stelle non permettono alleanze con partiti politici. All’interno del Movimento, in questo momento, non si sta discutendo di questa possibilità».
Magorno, invece, torna a parlare del dialogo coi 5stelle per le Regionali come «la via giusta per costruire un’alleanza programmatica in grado di proporre quel cambiamento necessario per ridare fiducia ai cittadini calabresi e costruire insieme la nuova Calabria». «Sulla scorta dell’alleanza che va definendosi a livello nazionale – aggiunge Magorno – possiamo imprimere un’accelerata per realizzare un rinnovamento radicale con alla base dieci punti programmatici e iniziando da due fattori imprescindibili: la legalità e la trasparenza. È necessario, inoltre, seguire anche lo spirito di responsabilità che sta guidando la formazione del nuovo esecutivo, questo perché se oggi serve responsabilità per il bene dell’Italia, tra qualche mese servirà responsabilità per la Calabria che deve cancellare gli ultimi anni di governo regionale i cui errori non sono attribuibili al solo presidente Oliverio, ma a tutti i protagonisti di questa legislatura che volge al termine». (spel)