Regionali, Magorno insiste con l'intesa Pd-M5S e Tallini lo attacca

CATANZARO Nonostante Laura Ferrara, eurodeputata 5 stelle, abbia ribadito l’improbabilità di alleanze su base locale tra Partito Democratico e Movimento 5 stelle, il senatore Pd Ernesto Magorno continua a caldeggiare la possibile intesa in vista delle prossime elezioni regionali: «Le parole del Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che aprono a un’intesa programmatica Pd-M5S in vista della prossima tornata elettorale vanno nella giusta direzione e meritano sostegno». Questa dichiarazione è arrivata a seguito dell’intervista rilasciata dal governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini a “La Stampa”.
E proprio secondo Magorno: «Bonaccini guida una delle realtà più virtuose del Paese, proprio per questo la sua idea, che è sostanzialmente la stessa che abbiamo pensato ormai qualche giorno fa per la Calabria, è quella giusta». Un’idea – continua  – che «ruota intorno a due concetti: rinnovamento e responsabilità». L’obiettivo dichiarato a più riprese dal senatore dem è quello di costruire, anche in Calabria, insieme ai neo-alleati di Governo, «un progetto che possa dare un futuro alla nostra regione».
L’ATTACCO DI TALLINI «”Cancellare gli ultimi anni di governo regionale”. Lo dice con una faccia di bronzo pazzesca Ernesto Magorno, segretario regionale del PD dal febbraio del 2014 che è stato il principale azionista della maggioranza di centrosinistra alla Regione Calabria, l’uomo che ha fatto e disfatto alleanze, mettendo becco in tutte le nomine e in tutte le discutibili operazioni fatte da questa devastante alleanza». Così interviene nel dibattito Domenico Tallini, consigliere regionale in quota a Forza Italia, che appare esterrefatto dalla posizione di Magorno: «Ma cosa aspettarsi da un PD che a livello nazionale ha dimenticato tutti i “vaffa” ricevuti dai Cinquestelle pur di evitare le elezioni? Pare non esiti a gettare in mare il compagno di zattera, il presidente Oliverio, il prezzo che deve pagare per rifarsi una verginità che non avrà mai. Secondo Tallini, quella di Magorno è un’inutile prostrazione nei confronti dei 5 stelle locali per fare in modo di arginare la scalata di un centrodestra dato per favorito in vista delle prossime regionali: «Gli ultimi anni di governo regionale, di cui consideriamo ugualmente responsabili Oliverio e Magorno, li cancellerà il centrodestra unito che vincerà largamente – mi auguro sotto la guida di Mario Occhiuto – le imminenti elezioni. Nemmeno un patto con il diavolo salverà il liquidatore del PD calabrese dalla sconfitta e dall’emarginazione». Il consigliere Fi non ritiene invece meritevoli di risposte quanti hanno gli altri Pd che hanno sposato questa linea. Riferimento espresso è all’ex Sindaco di Pianopoli e agli altri «piccoli ‘magorno’ di periferia» ai quali vuole però rammentare: «La “catanzaresità” è un valore serio e profondo che può conoscere solo chi questa città l’ama davvero. Non può certo parlarne un oscuro personaggio a caccia di benefit».
LA REPLICA: «DA TALLINI INSPIEGABILE VIOLENZA VERBALE» Immediata la replica di Magorno: «Il confronto di idee è la parte più nobile della politica, la differenza di punti di vista è l’essenza della democrazia. Alla base di tutto, però, serve quel garbo e quel rispetto della persona che rendono valore a un pensiero, quel valore che, evidentemente, non appartiene al Consigliere Regionale Mimmo Tallini. Sorprende, infatti, la caduta di stile di queste ore che non trova giustificazione nel dibattito in vista delle prossime elezioni regionali. Una violenza verbale gratuita. Ce ne faremo una ragione noi piccoli uomini che andremo avanti per la nostra strada».