COSENZA Una famiglia di origini irachene, padre madre tre bambini di 11, 6 e 4 anni, con regolare permesso di soggiorno, era costretta a vivere su un marciapiedi nella città di Cosenza, accampati in una piccola tenda da campeggio, regalata da un cittadino. Altre persone avevano iniziato a prendersi cura della famigliola ma era necessario dare una sistemazione decorosa ai cinque iracheni. Nel cuore della notte, un telefonata alla Questura di Cosenza ha avvertito della gli agenti della presenza della famiglia. L’ora era tarda e i poliziotti, nonostante i tentativi di contattare le associazioni di volontariato e le case-famiglia, non hanno avuto risposte. Nell’attesa di riprendere le attività il giorno seguente, gli agenti hanno sistemato la famiglia in un albergo cittadino pagando il conto di tasca propria.
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