Ultimo aggiornamento alle 17:13
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 5 minuti
Cambia colore:
 

«Grillo, l'M5S e il Pd. Cercasi buon sarto per la Calabria»

di Ettore Jorio*

Pubblicato il: 02/09/2019 – 9:07
«Grillo, l'M5S e il Pd. Cercasi buon sarto per la Calabria»

La dichiarazione di Beppe Grillo – questa volta più vicino al suo omologo parlante ideato da Carlo Collodi per saggezza e conoscenza delle componenti evolutive della vita delle persone – insegna. Non solo ai giovani del Pd, cui il suo soliloquio era diretto. Nella sua lettera-video dedicata agli alleati, ha messo da parte il suo linguaggio triviale per interpretare quello della buona coscienza che deve ispirare la nuova politica.
I suggerimenti di Grillo
Ha evidenziato come sia in continua evoluzione lo scenario della convivenza civile e sociale e, di conseguenza, mutato il ruolo e la mission dei partiti, comunque denominati.
Conciliazione della vita con le nuove tecnologie, tutele nei confronti dei malesseri che affliggono e distruggono l’ambiente, percezione delle nuove e rinnovate esigenze della povertà dilagante sono stati i tasti attraverso i quali ha suonato la carica sia dei suoi che dei neoalleati del Governo giallo-rosso, destinata a realizzare la riscossa per la riconquista dei diritti fondamentali.
Oltre i suggerimenti
Al riguardo, a cambiare dovranno essere prioritariamente i partiti che, invece di adeguarsi alla generazione del cambiamento, continuano a fare le stesse cose, promuovendo alcuni nomi al posto di altri, supponendo così – erroneamente – di offrire una merce diversa da quella esposta da sempre sui propri banchi di vendita. Non si fa così.
Lo scopo sociale dei partiti non è più solo quello di investire sui propri quadri, – peraltro quasi mai destinatari di alcun investimento per la illogica, ritenuta ahinoi sufficiente, lealtà acritica verso il capo di riferimento – bensì sugli attivisti di nuova generazione, su come proteggere l’ambiente in senso lato e sullo spessore etico dei comportamenti da assumere. Insomma, partiti e movimenti dovranno ispirare tutti i loro sforzi a rendere esigibili i diritti civili e sociali, attraverso le conoscenze così capitalizzate e messe a disposizione della collettività nazionale attraverso le istituzioni pubbliche. Dovranno farlo bandendo ogni forma di intermediazione, di quelle utili ad assicurare quelle clientele che sono state i mali che hanno sottomesso il Paese e asservito i cittadini ai voleri della malapolitica.
L’occasione da non perdere
Il Governo, sempreché venga alla luce (Rousseau permettendo) e possa godere della buona salute assicurata dallo squadrone parlamentare renziano, costituirà il vero banco di prova. Dovrà dimostrare, nei programmi, l’attenzione alle tematiche sottolineate dal guru cinquestelle e superare l’esame a livello europeo. Quanto ai problemi domestici avrà il compito di disinnescare la bomba dell’aumento dell’Iva e – tra le tante cose utili per fare ripartire il Paese riconoscendo al Mezzogiorno la sua indispensabilità – di risolvere i drammi che stanno uccidendo la Calabria. Prima di tutto, la sanità dolosamente affossata da una ministra incosciente, che lo ha fatto infierendo su una tutela della salute da vent’anni malata terminale.
Un compito difficile, ma non impossibile, a condizione che si abbia la sensibilità e la voglia di rimediare ai guasti determinati dal dimissionato governo giallo-verde, dimostratosi campione di litigi, di propaganda elettorale permanente, di volgarità comportamentali e di trascuratezza dei diritti sociali. Ci si augura che ciò che ha riunito il M5S, il PD e la Sinistra unita possa essere esteso alle diverse regioni che saranno di qui a poco messe sotto esame dagli elettori che si auspicano più numerosi per conseguita fiducia.
La preoccupazione di casa nostra
Ciò che nel Paese unisce, per la prevalenza dell’interesse generale rispetto a quello particolare, sembra invece dividere la Calabria, stante le dichiarazioni, pure un po’ imprudenti, di alcuni esponenti grillini. Anche in questa favorevole occasione, si profila l’effetto della solita permanente maledizione, funzionale allo scopo di far sì che le cose peggiorino progressivamente ovvero tutt’al più rimangano come sono.
E’ quanto sta accadendo, altresì, in questo periodo concitato, nel quale le «scuderie», più o meno titolate, preparano le liste per vincere, utilizzando nella prima fase i muletti in attesa di tirare fuori dai box i «bolidi» (ovviamente si fa per dire) da schierare nella griglia di partenza.
Quindi, tra le rosse, le gialle e le verdi sarà battaglia, che allo stato sembra essere impari a tutto vantaggio della destra per la divisione che si profila altrove.
Insomma, c’è un disordine totale e una insana improvvisazione. Taluni partono da soli e da lontano (troppo) senza amministrare le forze necessarie per fare gara. Altri ritengono che la partecipazione alle competizioni si decide tra quattro muri oppure tra i soliti quattro amici al bar. A questi si aggiungono coloro i quali continuano a covare insane voglie, a nutrire l’aspettativa di essere sempre lì per continuare a produrre guai, ad inventariare i soliti finanziatori interessati al dopo piuttosto che reclutare tecnici capaci di elaborare programmi degni di questo nome. Meglio, «il prodotto» da proporre agli elettori, quali autentici «consumatori dei diritti fondamentali» che le istituzioni pubbliche devono alla collettività!
Occorre una chiamata alle urne per difendere se stessi
No. Questa volta i calabresi, specie quelli rimasti a casa piuttosto che andare a riscuotere ciò che spettava loro nel 2014 attraverso le urne, andranno tutti a votare! Ma soprattutto a scegliere chi propone il migliore prodotto politico idoneo a soddisfare il loro diritto costituzionale di consumare liberamente i loro diritti di cittadinanza.
A tal uopo, cercasi un «buon sarto» che sappia ricucire la politica illogicamente divisa da personalismi, non sempre giustificati. E ancora, che sappia trasformare le migliori materie prime che la Calabria esprime – ricchezze naturali, intelligenze, conoscenze e sentimenti, generosità e altruismo che ci caratterizzano – in ciò che è necessario ai calabresi, cui gli stessi hanno sino ad oggi rinunciato persino a pretendere.

*Docente Unical

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x