COSENZA «Stamattina mi sono recato alla Direzione generale dell’Asp di Cosenza per verificare di persona quello che sta accadendo. Ho avuto modo di constatare che la gestione dell’Asp è lasciata alla buona volontà di dipendenti e dirigenti ma, di fatto, nessuno ha le funzioni di direttore generale. Siamo in presenza di una vera e propria vacatio visto che non possono essere adottate delibere e nessuno è nelle condizioni di prendere decisioni». È quanto sostiene il consigliere regionale Carlo Guccione, che già nei giorni scorsi ha lanciato l’allarme sulla situazione dell’Azienda sanitaria cosentina.
«Ci troviamo davanti a una condizione di emergenza – prosegue Guccione – che coinvolge l’Asp di Cosenza, chiamata a gestire tre ospedali Spoke, l’assistenza territoriale di 151 comuni, con oltre 750mila abitanti e un bilancio di circa un miliardo e 300 milioni di euro. Ho chiesto al commissario Saverio Cotticelli e al direttore generale del dipartimento Salute della Regione Antonio Belcastro di assumere atti tesi a nominare nell’immediatezza un facente funzioni della carica di direttore generale con pieni poteri, per evitare che ci possano essere interruzioni della continuità assistenziale e di pubblico servizio».
«Bisogna agire subito – è l’appello del consigliere regionale – non possono prolungarsi situazioni di stallo. È necessario che vengano adottati atti e delibere per garantire l’acquisizione di farmaci salvavita e oncologici, così come il corretto funzionamento degli ospedali Spoke, il pagamento di fornitori e di prestazioni sanitarie. La mancata nomina di un commissario – conclude Guccione – o di un direttore generale facente funzioni da parte di chi è deputato a farlo e non ha agito per inerzia, omissioni o negligenza rischia di aggravare l’emergenza sanitaria in atto nella provincia di Cosenza e metterebbe in discussione il diritto costituzionale alla salute dei cittadini».
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