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Zero differenziata a Crotone, ultimatum di Pugliese ad Akrea

Già tre anni fa era stato concesso un finanziamento di 2 milioni di euro, ma il servizio non è mai partito e per strada campeggiano montagne di rifiuti. Sulla discarica di Columbra il sindaco avver…

Pubblicato il: 02/09/2019 – 16:18
Zero differenziata a Crotone, ultimatum di Pugliese ad Akrea

di Gaetano Megna
CROTONE A rischio i vertici Akrea se entro il prossimo mese di dicembre non partirà la raccolta differenziata dei rifiuti. Il sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, non è più disponibile ad accettare deroghe per l’avvio della raccolta differenziata nella città pitagorica, unica in Calabria a non avere ancora fatto partire il servizio. «Non potrò più – ha detto Pugliese – accettare scuse di ordine tecnico, o parte la differenziata o sarò costretto a regolarmi di conseguenza». Il servizio doveva essere avviato già tre anni fa, all’inizio della consiliatura targata Pugliese che, a pochi mesi dal suo insediamento, ha autorizzato la Akrea, società di proprietà del Comune, ad assumere, in aggiunta al personale già esistente, 28 nuove unità lavorative. I nuovi assunti avrebbero dovuto garantire, già tre anni fa, l’avvio della raccolta differenziata. Il Comune ha anche partecipato ad un bando regionale ed ha ottenuto un finanziamento da parte della Regione Calabria di oltre due milioni di euro. Le nuove assunzioni e il finanziamento regionale avrebbero dovuto consentire l’avvio del nuovo servizio, ma così non è stato. A Crotone si continua a smaltire la spazzatura con il sistema “tal quale”: i cittadini non devono differenziare i rifiuti, che vengono conferiti nei cassonetti per strada. Questo modo di procedere sino ad oggi ha determinato disservizi, montagne di spazzatura per strada e costi più salati per gli utenti. L’Akrea aveva anche emanato un bando per dotarsi delle attrezzature necessarie per avviare il servizio, ma l’avviso è andato deserto e la situazione non ha avuto nessuna evoluzione. «Adesso – ha detto Pugliese – bisogna avviare l’Ato rifiuti e Crotone deve organizzarsi per essere in regola». Pugliese non è più disponibile a concedere deroghe e, secondo quanto riferisce lui stesso, avrebbe già messo in chiaro le cose in una riunione che si è tenuta venerdì scorso, con i vertici dell’Akrea e i tecnici del Comune. L’idea di Pugliese è quella di non puntare alla raccolta differenziata casa per casa, ma di utilizzare i cassonetti per strada con i sistemi di controllo più moderni. Il conferimento nei cassonetti è a suo parere meno costoso ed è più facile attuarlo nei centri abitati più grossi. Su un’altra questione Pugliese dice di avere le idee chiare: «Non autorizzerò mai l’ampliamento della discarica di Columbra proposto, qualche settimana fa, durante una riunione dei presidenti delle Ato calabresi». Il suo beneplacito non ci sarà anche perché il sindaco si è impegnato con i cittadini di Papanice, popoloso quartiere periferico, a installare centraline di controllo della qualità dell’area. Da tempo gli abitanti di Papanice denunciano una situazione insostenibile per i miasmi che arrivano dalla discarica di Columbra. Il Comune di Crotone insomma dice no all’ampliamento della discarica di proprietà della società Sovreco, che potrebbe però avere il via libera da un’ordinanza del presidente della giunta regionale calabrese, Mario Oliverio. La situazione in Calabria non è facile e, quindi, Oliverio potrebbe decidere di risolvere i problemi autorizzando l’ampliamento dell’impianto di Columbra, scaricando su Crotone la soluzione della crisi. Non sarebbe la prima volta, perché anche chi lo ha preceduto, in tema di smaltimento dei rifiuti, ha puntato sulla città pitagorica, che continua ad avere una situazione ambientale insostenibile. (redazione@corrierecal.it)

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