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Caos rifiuti, Gallo: «Preoccupazione e rabbia a Cassano»

Anche l’eurodeputata Ferrara (M5S) attacca la Regione: «Politiche emergenziali e programmazione partita, come sempre, troppo tardi»

Pubblicato il: 03/09/2019 – 16:21
Caos rifiuti, Gallo: «Preoccupazione e rabbia a Cassano»

«La Regione Calabria pensa di superare l’emergenza rifiuti tenendo in vita le discariche di Crotone e Cassano, ma sui territori interessati soffia già il vento di rivolta». Lo dichiara il consigliere regionale Gianluca Gallo (qui i dettagli della vicenda). «Senza alcuna preventiva informazione né concertazione – afferma il capogruppo della Cdl – la Regione sta preparandosi ad alzare grattacieli di spazzatura nelle discariche di Crotone e Cassano. Lo si apprende solo dagli organi di informazione, a testimonianza dell’opacità delle scelte della giunta regionale in materia di rifiuti, probabilmente per coprire col silenzio ed i blitz di fine estate l’incapacità e ed il difetto di programmazione coni quali dal 2014 ad oggi si sta gestendo il settore». «La notizia, come facilmente prevedibile – aggiunge Gallo – è stata accolta con preoccupazione e rabbia, non fosse altro perché Cassano per lungo tempo ha ospitato una discarica consortile, non venendo mai al dovere di solidarietà nei confronti di altri Comuni del territorio. Qualche anno fa, poi il consiglio comunale, anche col mio voto favorevole, all’unanimità deliberò di dichiarare chiusa l’esperienza e la vita delle discariche. Tutto inutile: per la Regione, la volontà popolare e quella delle istituzioni non conta. La vicenda, che rischia di diventare questione di ordine pubblico vista l’insofferenza dei cittadini, è davvero incresciosa: se nei prossimi giorni il presidente Oliverio accetterà di siglare l’ordinanza già sottoposta alla sua firma, si renderà responsabile di uno scempio, autorizzando un sovralzo tale da ampliare di altri 30.000 metri cubi la capacità della discarica cassanese di contrada Silva, destinandola poi per i 7 mesi successivi ad accogliere gran parte dei rifiuti che la Calabria non sa dove mettere anche se, nel frattempo, sempre nel silenzio interessato della giunta regionale e del suo presidente, la Regione ha aperto le porte al pattume proveniente dal Salento». Conclude Gallo: «La nostra opposizione sarà ferma e irremovibile, pure perché il timore è che dietro questo provvedimento se ne possa celare un altro, se possibile ancor più terribile: l’avvio delle procedure per la realizzazione di una nuova buca a contrada Silva. Chiediamo chiarezza sul punto ed in ogni caso, già nelle prossime ore, mi attiverò per verificare se e cosa si stia eventualmente consumando al riguardo negli uffici regionali, sotto le direttive politiche della giunta. Saremo argine a chi, tra Catanzaro e San Giovanni in Fiore, pensa di poter continuare a considerare Cassano e la Sibaritide terra di conquista».
«POLITICHE EMERGENZIALI E PROGRAMMAZIONE TARDIVA» «In Calabria è nuovamente emergenza rifiuti e Regione e Comuni si rimbalzano le responsabilità». L’eurodeputata M5s Laura Ferrara nel mese di luglio aveva inviato alla Commissione europea interrogazione sulle criticità ed i ritardi nell’attuazione del Piano dei rifiuti da parte della Regione Calabria. «Ciò che sta accadendo in questi giorni, l’ennesima emergenza rifiuti preannunciata e prevedibile – afferma Ferrara – non è altro che il risultato di una gestione basata su politiche emergenziali e su una programmazione partita, come sempre, troppo tardi». Una dura critica quella dell’europarlamentare del Movimento 5 stelle che basa il proprio giudizio negativo sulla risposta della Commissione europea, ricevuta in questi giorni. «In Calabria, a voler essere ottimisti, i primi timidi risultati del Piano regionale dei rifiuti redatto nel 2016, si dovrebbero raggiungere entro la fine del 2020, sempre che le modifiche alle norme comunitarie avvenute l’anno scorso, e le necessarie valutazioni di conformità dei piani di gestione che termineranno a luglio 2020, non rallentino ulteriormente la programmazione. La Commissione conferma che un valido piano di gestione è un pre-requisito per attingere ai fondi strutturali e a causa del tardivo avvio del Por Calabria 2014/2020, gli investimenti previsti per ammodernamento e costruzioni di nuovi impianti, pari a oltre 114 milioni di euro, sono ancora nella fase iniziale di attuazione. A pagarne le conseguenze sono soprattutto territori come Crotone e Cassano per i quali sarebbero stati autorizzati, vista l’urgenza, ampliamenti degli impianti di conferimento. La politica degli interventi emergenziali e l’uso prevalente della discarica ha prodotto il collasso al quale stiamo assistendo oggi – conclude l’europarlamentare – bisogna portare avanti proposte strutturali, che tengano conto seriamente della questione ambientale e della trasparenza nell’uso del denaro pubblico, senza incidere ulteriormente sulle tasche dei cittadini già vessati da tariffe troppo alte».

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