di Gaetano Megna
CROTONE Mobilitazione dei consiglieri comunali di Crotone contro l’ampliamento della discarica di Columbra. Durante una riunione della seconda commissione consiliare, tenutasi nel pomeriggio di oggi, è stata avanzata la proposta di chiedere la convocazione di un consiglio comunale in seduta straordinaria.
La proposta è stata avanzata dal gruppo consigliare del Partito democratico (i primi tre firmatari sono rappresentanti del Pd) ed è stata subito sottoscritta da 19 rappresentanti di ogni area politica (opposizione e maggioranza). Hanno firmato tutti quelli che erano presenti o erano facilmente raggiungibili. A Crotone, in questa fase, il tema dell’ampliamento della discarica è uno dei pochi inclusivi. Non ci si divide ed è anche diventato un’occasione, soprattutto all’interno dei dem, per togliersi qualche sassolino dalle scarpe nei confronti del governatore Mario Oliverio e dell’assessore regionale all’Ambiente, Antonella Rizzo. Nei dem si intendono prendere due piccioni con una fava: da una parte si lancia il messaggio alla città contro l’ipotesi di ampliare la discarica che probabilmente ha già superato i cinque milioni di metri cubi di capienza (a Columbra sono operative due linee di smaltimento: una di rifiuti solidi urbani e l’altra di rifiuti speciali pericolosi) e dall’altra si sfrutta l’occasione per contrastare Oliverio e Rizzo. Il Pd sfonda una porta aperta e trova condivisioni sia nei rappresentanti di M5S e sia in quelli del centrodestra. Tra i firmatari c’è anche un consigliere che fa parte della struttura dell’assessore Rizzo. Dal canto suo il sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, ha diffuso un comunicato per rimarcare il suo no all’ampliamento.
«Non firmo nulla», ha scritto il primo cittadino. E poi ha continuato: «Ho il dovere di difendere i miei concittadini da questa ulteriore incresciosa situazione che ci vede incredibilmente indicati come risolutore, nostro malgrado del sistema dei rifiuti calabresi». Pugliese ha fatto anche riferimento a reazioni da parte dei cittadini e in qualche modo ha invitato alla mobilitazione: «Non molleremo di un centimetro su una battaglia che non è di un’amministrazione ma dell’intera città».
Il sindaco fa percepire un messaggio: se qualcuno pensava che anche questa volta Crotone avesse piegato la testa deve ricredersi.
Il movimento contro la discarica sta montando e tra qualche giorno dovrebbe emergere meglio. La sensazione è che sia maturata la consapevolezza che si sta scaricando su Crotone l’immondizia dell’intera Calabria e non per sette mesi, come si legge nell’ordinanza confezionata da Oliverio. Non basterà questo lasso di tempo, si chiede qualcuno, riflettendo sulla mancanza di alternative nei cinque anni di amministrazione regionale.
A molti consiglieri fa, poi, sorridere anche la provocazione di voler commissariare le Ato calabresi se non verranno individuate soluzioni adatte alle realizzazioni delle discariche previste dal piano regionale dei rifiuti.
E non sono pochi quelli che credono che l’avvertimento sarà destinato a cadere nel vuoto in attesa di una sua ricandidatura.
L’ordinanza del del presidente della Regione nasce dall’esigenza di governare l’emergenza, che ormai è diventata un dato di fatto. Il problema è che a pagare il prezzo più alto toccherà, ancora una volta, a Crotone e alla sua provincia. I cittadini e la politica locale questa volta lo hanno capito e non saranno disponibili a fare finta di niente.
(redazione@corrierecal.it)
https://youtu.be/CmOfTZcsl44
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