CATANZARO Risorse per ripristinare la piena funzionalità dei laboratori dell’Arpacal di Catanzaro. È quanto invoca, in una lettera indirizzata al presidente della Regione Mario Oliverio, il direttore generale dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria, Domenico Pappaterra. L’intervento finalizzato, appunto, a ridare vita al laboratorio chimico del dipartimento provinciale di Catanzaro andato distrutto nel corso di un incendio divampato nella notte tra il 31 luglio e l’1 agosto scorsi. Da qui la missiva di Pappaterra al governatore, per chiedere «di porre in essere tutto quanto è nelle Sue prerogative affinché la Regione reperisca le somme necessarie al ripristino della funzionalità» di quei laboratori.
Nella lettera il direttore generale dell’Arpacal ha infatti informato Oliverio sull’andamento dei lavori di bonifica e ripristino dell’idoneità dei locali che furono colpiti dall’incendio. «Sin dalle primissime ore successive all’accaduto l’Agenzia, anche grazie al forte senso di appartenenza e spirito di abnegazione dei professionisti che vi lavorano – scrive Pappaterra – ha saputo fronteggiare l’emergenza attraverso un grosso sforzo organizzativo che ha scongiurato ripercussioni sull’attività degli Enti che si avvalgono del supporto laboratoristico della stessa».
«Oltre al ringraziamento – è detto nella nota – a tutto il personale impegnato ed alla direzione tecnica dei lavori di bonifica e ripristino dei locali (conclusi come programmato il 19 agosto scorso), Pappaterra ha sottolineato all’attenzione di Oliverio come sia “di tutta evidenza che il Laboratorio in questione, privo delle attrezzature cosiddette ad “elevata tecnologia”, alcune delle quali uniche nel loro genere nell’ambito della rete laboratoristica agenziale, andate distrutte nella notte del 31 luglio scorso, non può dirsi nelle condizioni di espletare appieno le prestazioni analitiche di rilievo sia ambientale sia sanitario cui è deputato”».
«Si ricorderà, infatti, che lo stesso presidente Oliverio – aggiunge – in occasione della sua visita in Agenzia alla presenza dei Media, ebbe modo di garantire ogni impegno possibile nei confronti dell’Arpacal, affinché potesse tutto tornare presto alla normale funzionalità; lo stesso Oliverio chiese al tavolo tecnico che il direttore generale Pappaterra aveva attivato all’indomani dell’incendio, di tenerlo costantemente aggiornato sull’andamento dei lavori e sulle necessità che l’Agenzia avrebbe avuto per ripristinare la funzionalità del laboratorio chimico di Catanzaro».
«Non posso sottacerle – prosegue ancora Pappaterra nella lettera al Presidente della Regione – che l’evento, provocando danni stimati intorno ai 2.500.000 di euro, aggrava ulteriormente la situazione finanziaria e patrimoniale dell’Agenzia di per sé già compromessa dal mancato trasferimento dell’intera quota percentuale del Fondo sanitario regionale attribuita ad Arpacal ai sensi degli artt. 23 e 25 delle legge istitutiva n. 20/99 e stabilita, con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 137 del settembre 2002, in misura “non inferiore alla quota annuale dell’1% del fondo sanitario regionale”, così come, per altro, ho già avuto modo di rappresentarle all’atto del mio insediamento”».
Pappaterra conclude la sua missiva, si legge nel comunicato, «con il convincimento che pur comprendendo le difficoltà finanziarie del particolare momento storico, “sono certo che non mancherà di dare soluzione ad un problema che, diversamente, impedisce all’Agenzia di ottemperare pienamente ai compiti d’istituto che la L.R. 20/99 le demanda”».
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