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Governo: Morra “trombato”, nessun ministro calabrese

Il presidente dell’Antimafia escluso a sorpresa dall’esecutivo di Conte. Non riconfermata la “madre” del Decreto Calabria Grillo. Il M5S ottiene 10 rappresentanti, 9 il Pd. Fraccaro sottosegretari…

Pubblicato il: 04/09/2019 – 16:04
Governo: Morra “trombato”, nessun ministro calabrese

di Pietro Bellantoni
ROMA Doveva diventare ministro dell’Istruzione, poi del Lavoro, infine della Pubblica amministrazione. Nicola Morra, invece, non farà parte del nuovo governo giallorosso. Il presidente della commissione parlamentare Antimafia è stato escluso a sorpresa dall’esecutivo guidato da Giuseppe Conte, che oggi pomeriggio ha sciolto la riserva davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accettando quindi l’incarico di formare il nuovo governo, e annunciato la composizione del consiglio dei ministri. Ancora una volta, dunque, la Calabria non avrà alcun rappresentante all’interno dell’esecutivo giallorosso, sostenuto da M5S, Pd e Leu. In totale al Movimento 5 stelle vanno 10 ministri, 9 al Pd, solo uno a Leu.

Conte a colloquio con Mattarella

LA SQUADRA L’ex vicepremier Luigi Di Maio ottiene la riconferma e sarà il nuovo ministro degli Esteri. Il successore di Matteo Salvini al Viminale sarà invece l’ex prefetto di Milano Luciana Lamorgese. Il pentastellato Alfonso Bonafede è stato confermato al ministero della Giustizia, mentre il dem Lorenzo Guerini guiderà la Difesa. Il Pd ottiene anche il dicastero alle Infrastrutture, che sarà diretto dalla vicesegretaria dem Paola De Micheli, e quello alle Politiche agricole, con Teresa Bellanova.
Deleghe di peso anche per Dario Franceschini, uno dei grandi ispiratori dell’alleanza Pd-M5S: sarà di nuovo il ministro per i Beni Culturali, a cui si aggiunge ora anche la delega al Turismo. Il ministero dell’Economia sarà diretto dall’europarlamentare Roberto Gualtieri. Il Lavoro andrà a Nunzia Catalfo.
Novità di rilievo anche per il ministero della Salute: “bocciata” Giulia Grillo, “madre” del Decreto Calabria. Al suo posto arriverà Roberto Speranza, unico rappresentante di Leu.
Gli altri ministeri: Federico D’Incà, Rapporti con il parlamento; Paola Pisano, Innovazione tecnologica e digitalizzazione; Fabiana Dadone, Pubblica amministrazione; Francesco Boccia, Affari regionali e Autonomie; Giuseppe Provenzano, Mezzogiorno; Vincenzo Spadafora, Politiche giovanili e Sport; Elena Bonetti, Pari opportunità e Famiglia; Enzo Amendola, Affari europei; Stefano Patuanelli, Sviluppo economico; Sergio Costa, Ambiente; Lorenzo Fioramonti, Istruzione e Università. Il sottosegretariato alla Presidenza del Consiglio va a Riccardo Fraccaro, del M5S.
Il giuramento della nuova squadra di Conte avverrà domattina alle 10 nel palazzo del Quirinale. Entro la fine della settimana è invece prevista la fiducia nei due rami del Parlamento.
CONTE E MATTARELLA «Forti di un programma che guarda al futuro – ha affermato Conte – dedicheremo con questa squadra le nostre migliori energie, competenze, la nostra più intensa passione a rendere l’Italia migliore».
«Una volta che, in base alle indicazioni di una maggioranza parlamentare, si è formato un governo, la parola compete al Parlamento e al governo», che «nei prossimi giorni si presenterà davanti alle Camere per chiedere la fiducia e presentare il suo programma», ha detto il presidente della Repubblica Mattarella nell’incontro con i giornalisti seguito allo scioglimento della riserva da parte del premier. (p.bellantoni@corrierecal.it)

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