LAMEZIA TERME Il consigliere regionale Antonio Scalzo, capogruppo dei “Moderati”, ha presentato un’interrogazione al presidente della giunta regionale sullo stato della “Fondazione Mediterranea Terina” di Lamezia Terme. Nell’atto di sindacato ispettivo, Scalzo ricorda che «dopo anni di commissariamento dell’ente è stato nominato presidente Gennarino Masi, a sottolineare la fine della crisi finanziaria dello stesso» e che «il 7 agosto 2018 Masi insieme al delegato della Regione Calabria Franco Pacenza e al presidente dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno, Franco Roperto, in seguito alla visita presso i laboratori della Fondazione annunciava, nell’ottica di una collaborazione tra enti, l’avvio dell’accreditamento presso Accredia, l’Ente unico nazionale di accreditamento designato dal governo». Scalzo aggiunge: «Nella conferenza di dicembre 2018 il presidente Masi dichiarava: “Abbiamo stipulato un protocollo d’intesa con l’Università della Calabria, stiamo collaborando con l’Università di Reggio Calabria, siamo in contatto per un nuovo laboratorio di genetica e prossimi ad avviare quello di fitopatologia, ribadisco inoltre il costante contatto con la Regione Calabria soprattutto relativamente a nuovi progetti con il Dipartimento agricoltura”. Ad oggi quanto annunciato da Masi – scrive il capogruppo dei “Moderati” – appare privo di riscontro oggettivo: nessun docente universitario avrebbe mai visitato o avrebbe mai usato la strumentazione della Fondazione: nessun laboratorio di genetica o fitopatologico sarebbe mai stato avviato, inoltre nessun progetto scientifico sarebbe stato presentato alla Regione Calabria».
Scalzo evidenzia, inoltre, «l’imponente dotazione scientifica dei laboratori di Terina, riconosciuta dalla comunità scientifica come fra la più qualificata del Mezzogiorno e non solo, disponendo di una risonanza magnetica nucleare unica nel panorama nazionale. Il non utilizzo di questa strumentazione sta provocando un deterioramento della stessa che comporterà a breve, per la Fondazione Terina, dei costi di gestione non trascurabili». Inoltre, Scalzo osserva che «una situazione del genere vede il personale, attualmente sottoimpiegato», lanciando «l’ipotesi del loro utilizzo presso altri enti strumentali della Regione Calabria che versano in difficoltà organizzative».
Con l’interrogazione al presidente della giunta, quindi, Scalzo chiede di sapere «quali decisioni, iniziative, strategie politiche si intendano intraprendere per offrire una soluzione concreta alle sorti della Fondazione Terina e ai suoi dipendenti; se – prosegue il capogruppo dei “Moderati” – non si ritiene utile valutare l’opportunità di accorpare il laboratorio e il personale ad altri enti che possono finalmente rendere operativa questa strumentazione altrimenti inutilizzata». Per Scalzo, infine, l’interrogazione al presidente della Giunta è finalizzata anche a valutare «la possibilità di procedere a un ulteriore commissariamento della Fondazione Terina che, oltre allo sgravio di costi per la stessa, la collochi al centro del panorama scientifico nazionale».
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