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Protesta a oltranza dei precari (licenziati) dell'ospedale di Catanzaro

Continua alla Cittadella il sit-in dei lavoratori dell’ospedale. La vertenza riguarda nel complesso 200 persone. L’appello del centrodestra a Cotticelli

Pubblicato il: 04/09/2019 – 13:39
Protesta a oltranza dei precari (licenziati) dell'ospedale di Catanzaro

CATANZARO Prosegue a oltranza la protesta di un gruppo di precari dell’Azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro che hanno ricevuto nei giorni scorsi una lettera di licenziamento in tronco. Si tratta di 18 lavoratori che fanno parte di un contingente complessivo di oltre 200, che nelle prossime settimane rischiano la stessa sorte: questi precari sono stati assunti alcuni anni fa previa selezione pubblica ma adesso sono al centro di una procedura di licenziamento a causa di un vincolo di legge che non ammette ulteriori proroghe dei contratti a tempo determinato oltre i 48 mesi. Oggi una delegazione dei 18 precari già raggiunti dalle lettere di licenziamento sta presidiando il piazzale della Cittadella in attesa di avere una risposta definiva dal commissario della sanità calabrese Saverio Cotticelli, al quale ieri si è rivolto anche il governatore Mario Oliverio per il quale la priorità al momento è garantire i livelli essenziali di assistenza che il lavoro di questi precari assicura.
APPELLO DEL CENTRODESTRA A COTTICELLI Salvare i 200 di lavoro dell’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, a rischio per la presunta impossibilità di rinnovare i contratti in scadenza. Lo chiedono i consiglieri regionali del centrodestra, invitando le parti in causa «ad uno scatto di reni, ad ulteriori approfondimenti e verifiche, per ricercare la soluzione idonea a scongiurare gli annunciati licenziamenti». Il capogruppo della Cdl, Gianluca Gallo, spiega: «Insieme ai colleghi del centrodestra abbiamo deciso di rivolgere un appello al commissario Cotticelli, oggi titolare di ogni competenza in fatto di sanità, perché non si lasci nulla di intentato per salvaguardare posti di lavoro di professionisti che da anni garantiscono i Lea in diversi presìdi ospedalieri». Per l’esponente della Cdl: «A Maggio i sindacati avevano sottoscritto un’intesa con il Dipartimento Salute della Regione e la struttura commissariale, concordando una proroga fino al 31 Dicembre 2019 per tutti i lavoratori coinvolti, in modo da consentire da un lato la definizione dei percorsi di stabilizzazione e, dall’altro, di attingere alle graduatorie di concorsi già espletati. Invece, da qualche giorno i dipendenti interessati hanno iniziato a ricevere le lettere di licenziamento, che da qui a Dicembre diventeranno quasi 200. Il mancato rinnovo, come pure l’asserita impossibilità di attingere alle graduatorie esistenti – sostiene Gallo – sono stati contestati dai sindacati, con l’indicazione di percorsi alternativi. Chiediamo che si faccia tutto quanto possibile per sventare una crisi occupazionale e sociale che finirebbe peraltro col degradare ulteriormente la qualità, essa pure precaria, dei servizi sanitari. Non mancherà, in proposito, il nostro sostegno».

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