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Limardo: «A Vibo contenuta un’emergenza rifiuti non imputabile al Comune»

Il sindaco annuncia il progetto di un centro di raccolta autonomo e sanzioni per la Dusty Srl con la quale a gennaio cesserà la collaborazione

Pubblicato il: 06/09/2019 – 18:53
Limardo: «A Vibo contenuta un’emergenza rifiuti non imputabile al Comune»

VIBO VALENTIA Il sindaco Maria Limardo, affiancata dagli assessori Vincenzo Bruni e Giovanni Russo, in una conferenza stampa e diretta facebook ha voluto fare il punto sull’emergenza rifiuti, tema caldo di questi giorni, chiarendo anche gli obiettivi che si è dati la sua amministrazione e risultati ad oggi raggiunti. «La mancata raccolta dei rifiuti di questi giorni non è un problema imputabile alle singole amministrazioni comunali, ma alla Regione», spiega Maria Limardo.
La congestione del sistema di raccolta sull’intero territorio regionale sarebbe dovuta, nella ricostruzione, alla «chiusura dei cancelli da parte della Sovreco, dove la Regione conferisce tutti gli scarti di lavorazione del territorio».
I minori conferimenti autorizzati dalla Sovreco hanno così portato all’implosione dell’intero sistema di smaltimento: «La rottura di questo anello di giunzione ha comportato il ritrovarci i rifiuti in mezzo alle strade, ma la Regione non ha preso altri provvedimenti per far fronte a questa emergenza».
Il Sindaco afferma con soddisfazione che il suo Comune è riuscito, non senza difficoltà, a far fronte a questa situazione: «A Vibo siamo riusciti a contenere l’emergenza rifiuti, oltre che sanitaria. Soprattutto – sottolinea – per quanto attiene ai conferimenti organici. Siamo stati costretti a lasciare in strada indifferenziato, plastica e cartone, ma abbiamo evitato le situazioni peggiori». Le contromisure adottate dal Comune avrebbero così portato a limitare i disagi che pur ci sono stati: «C’è stato chi ha conferito il sacchetto di rifiuti organici con altri tipi di rifiuti. Questa può essere sembrata una nostra negligenza, ma possiamo dire che abbiamo sempre garantito il servizio».
Il ringraziamento va poi al prefetto per aver concesso il conferimento di alcune tonnellate di rifiuti nel sito di Gioia Tauro, cosa che fa auspicare entro qualche giorno «l‘azzeramento definitivo della città dai rifiuti».
La Regione, dice poi Limardo, avrebbe concesso “ad libitum” al Comune, la possibilità di conferire tutti i rifiuti: «Eventuali disservizi non potranno essere così imputati a responsabilità di enti sovracomunali, ma a difetti organizzativi della Dusty Srl».
IL CONTENZIOSO CON LA DUSTY «Sin dal primo momento del nostro insediamento abbiamo aperto un contenzioso molto aspro con la Dusty perché questa amministrazione non è affatto soddisfatta del lavoro che questa ditta sta svolgendo sul territorio. La ditta viene pagata con regolarità. – continua il Sindaco – Non siamo soddisfatti perché la raccolta non viene garantita e la ditta dovrebbe inoltre procedere alla cura del verde pubblico, ma non è così». A tutela dei cittadini il Comune avrebbe così «elevato una serie di sanzioni ed applicato le penali alla ditta». Tutto nasce da una serie di gravi segnalazioni provenienti dal tecnico comunale: «Ci sono zone del territorio in cui i rifiuti non sono stati ancora raccolti. La ditta si è giustificata imputando tali mancanze a difetti organizzativi».
A gennaio, il contratto tra il Comune e la Dusty Srl andrà a scadenza e per questo si dovrà procedere all’affidamento del servizio ad altra ditta: «Stiamo elaborando il nuovo capitolato. Abbiamo pensato all’introduzione di una “clausola sociale” per tutelare i dipendenti facendoli lavorare anche per la ditta che verrà». L’introduzione di tale clausola sarebbe da un lato una tutela per i lavoratori e dall’altro un modo per garantire continuità, tenendo sempre conto del fine primo dell’amministrazione «di concedere ai cittadini il diritto di vivere in una città pulita».
AUTOSUFFICIENZA DEL SISTEMA RIFIUTI Stante la presenza di un A.T.O. per la provincia, dal 2017 l’assemblea dei sindaci dei comuni che ne facevano parte si riuniva senza riuscire a trovare uno sbocco decisorio perché mancava il numero legale. «Con l’assessore Vincenzo Bruni e gli altri sindaci dell’ambito territoriale, abbiamo preso il toro dalle corna individuando in Sant’Onofrio il luogo di collocamento del nuovo impianto di trattamento».
Questo anche in controtendenza dell’orientamento recentemente proposto di costituire un A.R.O. con Lamezia: «Si è deciso però di seguire un percorso diverso – dice l’assessore Bruni – oltre che per i minori costi anche per una maggiore indipendenza. Lamezia nasce vent’anni fa come discarica di Vibo, ma bisognerebbe chiedere alla regione la possibilità di scaricare a Lamezia rimanendo soggetti ad altri comuni che, ospitando il sito, avrebbero comunque la priorità».
Da qui la decisione di creare “in loco” un impianto per il trattamento dei rifiuti: «Ci sarà uno studio di fattibilità – aggiunge Bruni – che sarà affidato entro 30 giorni. Dopodiché l’impianto richiederà circa 30 mesi per essere realizzato, anche se nell’arco di un anno riusciremo a vedere i primi risultati». Secondo quanto sostiene Bruni, sarebbe proprio la Regione «a spingere verso questa direzione». «E noi siamo pronti per andare in Regione», aggiunge il Sindaco.

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