LAMEZIA TERME Le strade di Paolo Mascaro e Forza Italia si dividono. Quello che non poté lo scioglimento per mafia del Comune di Lamezia, si è invece verificato a causa dei diversi progetti elettorali in vista delle prossime Comunali del 10 novembre.
L’ex sindaco ha già detto di voler fare a meno dei simboli di partito a favore di liste prettamente civiche. E oggi, dopo una riunione del direttivo cittadino, a cui ha partecipato anche il coordinatore provinciale Mimmo Tallini, Fi ha preso ufficialmente posizione ribadendo la volontà di presentare il proprio simbolo e, dunque, di individuare un candidato alternativo a Mascaro.
Tra l’ex sindaco e il suo partito è rottura. Non sembrano peraltro esserci i margini per una ricomposizione, anche perché la data del voto è dietro l’angolo. Le cose potrebbero forse cambiare in caso di colpi di scena in arrivo da Roma. Il 19 settembre il Consiglio di Stato dovrà infatti pronunciarsi sul ricorso presentato da Mascaro contro lo scioglimento per infiltrazioni della ‘ndrangheta. In caso di accoglimento, l’ex presidente della Vigor Lamezia tornerebbe al timone del Comune fino alla scadenza naturale del mandato, con il contestuale slittamento del voto nella primavera del 2020.
Per adesso, tuttavia, tra Mascaro e Fi c’è un oceano di distanza, così come emerge dalla nota ufficiale che il partito ha diramato al termine della riunione. «Con la sua decisione, Mascaro rischia di spaccare la nostra coalizione a favore del centrosinistra», commenta uno dei colonnelli berlusconiani che hanno seguito più da vicino l’evolversi della situazione.
«PRONTI LISTA E CANDIDATO A SINDACO» Nella nota ufficiale diffusa dal direttivo (cui hanno partecipato, oltre a Tallini, anche il vicecoordinatore De Sarro, i candidati al Consiglio e gli iscritti) si ribadisce che «la lista di Forza Italia da presentare alle prossime elezioni amministrative è già pronta».
Il nome del candidato a sindaco non c’è ancora, ma la volontà – secondo quanto trapela dallo stato maggiore azzurro – è quella di puntare su «imprenditori e professionisti della città».
«Stiamo valutando tra diverse figure un candidato a sindaco che sia un professionista qualificato, di elevata competenza e alto profilo, da sottoporre all’intera coalizione di centrodestra. La vita democratica a Lamezia Terme sarà ripristinata con interpreti adatti a risollevare le sorti della città e a rilanciarne il ruolo fondamentale all’interno della Regione», specifica il direttivo di Fi.
IL SIMBOLO Non poteva mancare la difesa del simbolo e il rifiuto di “camuffare” i propri candidati nelle liste civiche. Un chiaro messaggio a Mascaro. «Forza Italia – chiariscono i dirigenti berlusconiani – ha la sua storia ed è impensabile che possa rinunciare al proprio simbolo. Alle ultime elezioni amministrative è risultata il primo partito e ha dimostrato, in consiglio comunale, in giunta, nelle piazze, lealtà e coerenza rispetto alla figura del sindaco anche e soprattutto nei momenti più controversi del suo cammino. Per tali motivi riteniamo imprescindibile che il simbolo di un partito che ha saputo così bene interpretare i delicati ruoli che il consenso popolare gli ha attribuito, debba continuare a costituire una stella polare per l’elettorato. Dunque non potrà darsi spazio a soluzioni che ipotizzino competizioni elettorali in cui non sia direttamente presente il nostro partito. Non riteniamo quindi di poter condividere scenari in cui sia che il Consiglio di Stato confermi l’ingiustizia dello scioglimento, sia che disattenda inopinatamente la giusta sentenza del Tar, Forza Italia non abbia una postazione diretta in consiglio comunale, espressiva di una sua diretta partecipazione alla scelta e al sostegno del sindaco».
Il feeling tra Fi e Mascaro è ormai un lontano ricordo. (p.bel.)
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