CATANZARO «Ogni 10 settembre, da 19 anni, la mente e il cuore dei catanzaresi vanno a quella tragica notte del 2000 nel camping Le Giare. Il dolore per la scomparsa di 13 persone, la cui vita fu spezzata dalla furia del fango, non cesserà mai». Il sindaco Sergio Abramo, sulla sua pagina Facebook, ha voluto dedicare un pensiero in occasione dell’anniversario della tragedia di Soverato. «Tutta Catanzaro – prosegue – ricorda con commozione, abbracciando le famiglie, le vittime di una sciagura che poteva e doveva essere evitata: Mario, Ida, Serafina, Raffaele, Paola, Iolanda, Giuseppina, Franca, Rosario, Antonio, Salvatore, Concetta e Vinicio, fanno e faranno sempre parte di noi. Una ferita, quella delle famiglie e dell’intera città per la perdita dei loro cari, tra diversamente abili e volontari dell’Unitalsi di Catanzaro, che non si è mai rimarginata. Non dimenticare è un dovere». Oggi, nell’area della tragedia si è tenuta una commemorazione alla quale ha partecipato Luca Caliò, fratello di Vinicio Caliò, del quale non è mai stato ritrovato il corpo: a rendergli omaggio anche il sindaco di Soverato, Ernesto Alecci, e il consigliere comunale di Catanzaro, Giuseppe Pisano, grande amico di Vinicio. «Il ricordo delle tredici vittime che persero la vita inghiottiti da un’ondata di fango – ha commentato Pisano – è indelebile e ogni anno si rinnova attraverso le immagini che rivivono nelle nostre menti. Una mia preghiera speciale va all’amico e fratello Vinicio, il cui corpo trascinato dalle onde non fu mai ritrovato. Ringrazio l’amministrazione comunale di Soverato per l’attenzione che ogni anno dedica a questo triste anniversario, tributando il doveroso omaggio istituzionale nel luogo dove si è consumata la tragedia e dove i nomi delle vittime vivranno per sempre impressi sulla stele commemorativa».
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