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“Via col vento”: condannato Evalto, il dominus dell'eolico

In abbreviato gli è stata inflitta una pena superiore agli 11 anni. È considerato il referente dei Mancuso nel settore delle rinnovabili. Assolto D’Agostino

Pubblicato il: 10/09/2019 – 13:06
“Via col vento”: condannato Evalto, il dominus dell'eolico

REGGIO CALABRIA È stato condannato, in sede di rito abbreviato,  a 11 anni, 4 mesi e 10mila euro di multa, Giuseppe Evalto, 55 anni, di Pizzo, considerato legato alla cosca Mancuso egemone nella provincia di Vibo Valentia. Nell’ambito del procedimento “Via col vento” – istruito dalla Dda di Reggio Calabria – è accusato di essere il referente dei clan al quale le ditte che gestivano appalti sull’eolico dovevano rivolgersi se non volevano avere “problemi” nel corso dei lavori di costruzione dei parchi eolici. Le vicende estorsive si sono dipanate tra le province di Reggio Calabria, Catanzaro e Crotone.
Per quanto riguarda i reati di competenza di competenza del Tribunale di Reggio Calabria, sono stati rinviati a giudizio Evalto, Antonino Paviglianiti, Domenico Fedele D’Agostino e Luigi Melca. Giuseppe Evalto e Domenico Fedele D’Agostino hanno optato per il rito abbreviato. Il gup Natalia Catena ha condannato Evalto, difeso dagli avvocati Sergio Rotundo e Dario Gareri, a 11 anni e 4 mesi e ha assolto D’Agostino, difeso dagli avvocati Brunella Chiarello e Vincenzo Attisani, perché il fatto non sussiste. Il pm aveva chiesto la condanna di entrambi a 20 anni di reclusione, 20mila euro di multa per Evalto e 10mila euro di multa per D’Agostino.
I capi di imputazione comprendono una serie di estorsioni, rapine e casi di illecita concorrenza con violenza o minaccia, tutti aggravati dal metodo mafioso. Il gup ha condannato Evalto per  11 dei 14 reati contestati, con interdizione in perpetuo dai pubblici uffici, confisca della ditta Autotrasposrti F.E srl, già sottoposta a sequestro preventivo, e risarcimento delle parti civili.
D’Agostino è stato assolto dall’unico capo di imputazione contestato: essere l’istigatore morale e il beneficiario dell’estorsione che avrebbe costretto la Games Eolica ad escludere altre ditte e affidare la vigilanza armata del parco eolico di Piani di Lopa e Sant’Antonio alla ditta dell’imputato. (ale. tru.)

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