Ventisette borse di studio per Medici che intendano approfondire in un corso residenziale le tematiche relative all’assistenza geriatrica per acuti. È questa l’iniziativa della Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio (SIGOT), che ha organizzato la “Masterclass SIGOT in Geriatria per acuti: inquadramento diagnostico e trattamento delle gravi insufficienze d’ organo acute nel paziente anziano”.
Si terrà a Gerace, uno dei borghi più belli d’ Italia, situato su una rupe panoramica a pochi chilometri dal mare Ionio della Locride, in Calabria. La SIGOT ha deciso di selezionare 27 giovani medici (con età pari o inferiore a 45 anni) che dal 13 al 15 settembre 2019 saranno ospitati da SIGOT nella splendida Gerace per frequentare un corso durante il quale verranno approfondite tematiche cliniche quali insufficienza respiratoria e ventilazione meccanica non-invasiva, disturbi elettrolitici ed acido-base, sepsi e infezioni da germi multi-resistenti, scompenso cardiaco, insufficienza renale acuta, polmoniti. La scadenza per la presentazione delle domande è stata il 15 Maggio 2019.
«Abbiamo voluto dare un segno per colmare un vuoto culturale e formativo – afferma il presidente nazionale SIGOT Filippo Fimognari, direttore della Geriatria dell’Azienda ospedaliera di Cosenza –. Il geriatra, anche quello ospedaliero, è spesso percepito dai cittadini e dalle stesse istituzioni sanitarie come il medico della cronicità, che pratica solo una medicina a bassa intensità. Ma poi ogni giorno, va a lavorare in Ospedale e affronta patologie acute, complesse e gravi, che richiedono competenze cliniche spesso ignorate dai Congressi. La ragione è che le patologie croniche si sviluppano attraverso frequenti episodi di riacutizzazioni, che configurano quadri clinici critici e complessi, peggiorati dalla condizione di fragilità e che spesso si presentano con sintomatologia atipica. Queste fasi acute richiedono una gestione ospedaliera, l’ intervento integrato di vari specialisti e una cultura multidisciplinare».
«Lo sanno bene i medici di pronto soccorso – continua il presidente SIGOT – dove ormai gli anziani rappresentano il 70-80% dei codici gialli e rossi, cioè le patologie critiche che impongono il ricovero ospedaliero. E lo sanno bene anche i Geriatri e gli altri medici che lavorano al di fuori dell’Ospedale, nell’assistenza domiciliare o nelle strutture di degenza prolungata, perché anche in questi contesti assistenziali l’ anziano sviluppa spesso improvvisi deterioramenti clinici acuti. La letteratura scientifica ha infatti descritto il paziente cronicamente instabile. Il medico territoriale deve quindi saper gestire, in contesti assistenziali spesso non ricchi di tecnologie, le frequenti fasi acute di patologia, dovendo anche decidere se ricorrere o meno al ricovero ospedaliero. Occorre quindi – conclude Fimognari – diffondere una cultura dell’intensività in Geriatria».
Questo corso, presieduto dai consiglieri nazionali SIGOT Lorenzo Palleschi, Giovanni Ruotolo e Francesco Vetta, rappresenta uno dei tasselli di un progetto più ampio messo in campo da SIGOT in questa direzione. Il progetto prevede progetti di ricerca scientifica, iniziative formative e attività di comunicazione pubblica.
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