di Alessia Truzzolillo
CATANZARO Visita al cantiere dell’ex ospedale militare nel quale da una settimana sono iniziati i lavori per la realizzazione della nuova Procura di Catanzaro. Presenti il direttore del Demanio, il sindaco di Catanzaro, il procuratore di Catanzaro, l’impresa con le maestranze e il direttore dei lavori.
Nelle more che il Consiglio di Stato decida sul ricorso presentato da una ditta, i lavori sono stati affidati alla ditta designata dal Demanio. Per quest’opera sono stati stanziati quasi otto milioni di euro. L’edificio ospiterà anche gli uffici della polizia giudiziaria che oggi si trovano in fitto con una spesa per lo Stato di oltre un milione e mezzo di euro all’anno. «Questa mattina siamo andati a fare una visita al cantiere che ha aperto da più di una settimana – ha detto il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri -. Finalmente comincia a realizzarsi un progetto iniziato il giorno del mio insediamento, il 16 maggio di 3 anni fa. È una cosa bellissima, emozionante. Anche perché con il completamento di quest’opera noi andremo a risparmiare un milione e 700mila euro di fitti. Questo vorrà anche dire avere nello stesso palazzo la Procura, le sezioni di polizia giudiziaria, a piano terra, la sala intercettazioni e alcuni uffici della Corte d’appello». Per quanto riguarda la realizzazione dell’opera il procuratore spiega che «sarà recuperato, ristrutturato e portato alla bellezza del Quattrocento il chiosco di un convento che era stato poi trasformato in ospedale militare. Ci sarà un bellissimo parco che era il bosco di Catanzaro». «Siamo molto contenti – ha aggiunto – perché è stato un lavoro importante e di raccordo. Abbiamo avuto un po’ tutti, ognuno per il proprio ruolo, compiti e competenze: il ministero della Giustizia, il ministero dei Lavori pubblici (si parla dei dicasteri ricoperti tre anni fa, ndr), il sindaco di Catanzaro e anch’io nel mio piccolo». Un ruolo importante secondo il procuratore è stato svolto dal Presidente della Corte d’Appello Domenico Introcaso: «È stato importante e determinante perché è stato colui che, al tavolo della Commissione permanente è stato il motore per arrivare alla sintesi di oggi». «I lavori – ha spiegato Gratteri – iniziano in due fasi: una squadra curerà il restauro della parte storica e un’altra squadra demolirà i vecchi capannoni e costruirà una palazzina nuova ecocompatibile e tecnologicamente all’avanguardia». (a.truzzolillo@corrierecal.it)
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