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Delitto Augieri, requisitoria del pm: chiesto l’ergastolo per Schiattarelli

Il giovane campano ha optato per il rito abbreviato. Al termine della discussione il magistrato della procura di Paola ha chiesto il massimo della pena. Nel mese di ottobre la discussione della difesa

Pubblicato il: 13/09/2019 – 20:54
Delitto Augieri, requisitoria del pm: chiesto l’ergastolo per Schiattarelli

di Michele Presta
COSENZA Fine pena: mai. Tanto è stato chiesto per Francesco Schiattarelli accusato dell’omicidio di Francesco Augieri avvenuto il 22 agosto del 2018 sul lungo mare di Diamante. Il pubblico ministero della procura di Paola, Maria Francesca Cerchiara, nell’udienza davanti al giudice Rosamaria Mesiti ha chiesto l’ergastolo per giovane campano iscritto nel registro degli indagati dopo che spontaneamente, qualche giorno dopo il delitto, si presentò al carcere di Secondigliano a Napoli, dove tutt’ora è recluso in attesa di giudizio. Non è il solo che dovrà rispondere dell’omicidio di Augeri. Insieme a Schiattarelli, infatti, recentemente la procura ha iscritto nel registro degli indagati anche Francesco Criscuolo con l’accusa di concorso anomalo (qui la notizia). Ma le sorti giudiziarie dei due però si separano. Mentre Francesco Schiattarelli, difeso dagli avvocati Giorgio Pace e Francesco Paone, ha optato per un procedimento in rito abbreviato; Francesco Criscuolo affronterà il processo secondo rito ordinario. Nel corso della requisitoria, il pubblico ministero ha ripercorso tutti i momenti e i particolari dell’omicidio avvenuto a poche centinaia della statua di Padre Pio posta sul lungomare di Diamante. Per come è emerso dalle indagini condotte dai carabinieri, nella notte tra il 22 e il 23 agosto dello scorso anno, tra Criscuolo e il gruppo di amici in cui si trovava Schiattarelli scoppiò una rissa per futili motivi. Epiteti e parole volgari prima delle botte e la fuga di Francesco Criscuolo dopo aver avuto la peggio. È in questo momento che compare Francesco Augeri. Il ragazzo cosentino, all’epoca dei fatti studente di biologia e grande appassionato del Cosenza calcio, viene raggiunto dall’amico Francesco Criscuolo. Claudicante e con diverse ammaccature e ferite, per come è emerso dalle indagini e dalle testimonianze, i due amici hanno incontrato nuovamente il gruppo nel quale si trovava Schiattarelli. Ma questa volta, oltre alle mani, è spuntato anche un coltello. Una serie di fendenti, scagliati da Schiattarelli, risultati fatali per Augieri morto nonostante i tentativi di soccorso. La difesa dell’imputato che ha scelto il rito abbreviato discuterà la posizione del suo assistito nella prossima udienza fissata per il 22 ottobre.(m.presta@corrierecal.it)

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