Un’amarezza espressa con garbo, ma pur sempre amarezza e comunque espressa. E quella della parlamentare del Movimento 5 Stelle, Dalila Nesci, che commenta sulla sua pagina facebook le nomine dei viceministri e dei sottosegretari del governo svelando una certa delusione per non essere stata designata. «La squadra di Governo è al completo, adesso – esordisce la Nesci – si lavora a pieno regime. Opportunità che non dovremo sprecare. Auguri di buon lavoro a tutti. Da calabrese, faccio i complimenti personali ad Anna Laura Orrico che è stata l’unica eletta in Calabria con il Movimento 5 Stelle ad essere nominata sottosegretario, al ministero della Cultura: sono sicura farà un buon lavoro e in sintonia con questo Governo. Senza infingimenti vi dico – sostiene la parlamentare calabrese pentastellata – che, in questa difficile alchimia con il Pd, ho pensato che la mia figura politica poteva essere “utile” in questo Governo da veterana del Movimento 5 Stelle eletta in Calabria (in cui siamo primo partito), con tante battaglie coraggiose alle spalle su temi scottanti come la sanità». La Nesci poi specifica: «Non lo dico perché la Calabria debba per principio o per questioni territoriali essere considerata più di altre. Lo dico, partendo da un dato di fatto: il precedente Governo Conte, per la gravità della situazione, ha addirittura convertito in legge un decreto denominato “Calabria”. Un decreto che però è rimasto lettera morta come non ho avuto timore di denunciare e dove la gestione della sanità calabrese è ancora totalmente allo sbando. Quando non sono chiari gli input politici, è così! E tutti si accomodano e fanno il minimo indispensabile, il più delle volte aggravano la situazione. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, si è dimostrato da subito attento e sensibile alla “questione calabrese”, spero – prosegue la parlamentare M5S nel suo post su facebook – di incontrarlo presto per capire le linee di intervento che intenderà adottare a riguardo. L’ennesimo scioglimento per mafia di un’Azienda sanitaria provinciale, questa volta quella di Catanzaro, ci ribadisce “sì” il bisogno di “legalità”, “ma” alla legalità bisogna dare sostanza con la “giustizia sociale” altrimenti lo Stato perde di credibilità e si creano lacerazioni nelle comunità. Lo Stato – lo sottolineo- è fatto di istituzioni e cittadini, quindi di uomini e donne. Sono e saranno sempre le persone a fare la differenza in ogni contesto». La Nesci quindi conclude: «A miei concittadini e sostenitori calabresi che ripongono in me molta fiducia e speranza e che “tifavano” per un mio ruolo governativo in modo da poter essere più incisiva nelle scelte politiche, dico che ormai i giochi sono fatti. E che quindi come sempre ce la caveremo da soli, con le nostre forze. Adesso molti equilibri politici interni ed esterni cambieranno ovviamente. Io darò il massimo e da questa legge di bilancio bisognerà dare riprova che il Governo Conte 2 è nato per fare gli interessi dell’Italia e di chi è più in difficoltà. #LoroNonMollerannoMaNoiNeppure».
x
x