REGGIO CALABRIA «Pochi giorni fa avevo avanzato l’ipotesi che la situazione dei precari calabresi del comparto sanità potesse trovare una soluzione soltanto a livello nazionale: le parole odierne dell’ex Commissario Scura mi confermano nella convinzione che avevo espresso». È quanto afferma il consigliere regionale Mimmo Bevacqua. «Scura – prosegue Bevacqua – afferma d’avere chiesto all’allora ministro Grillo di adottare un decreto per stabilizzare i precari che avessero maturato 36 mesi di anzianità al 31 dicembre 2018, inserendo la clausola nel peraltro disastroso decreto Calabria. Non entro nel merito delle accuse, di non poco conto, che Scura muove a Cotticelli: ci saranno tempi e modi per capire meglio. Quello che mi interessa sottolineare e ribadire è la direzione dell’unico percorso possibile per evitare di lasciare nella disperazione centinaia di famiglie».
«E non mi si venga a dire – conclude Bevacqua – che si legittimerebbe il solito carrozzone o che si penalizzerebbero altre categorie: i precari di cui parlo sono soggetti che hanno superato una selezione pubblica per titoli ed esami, che hanno dimostrato sul campo la loro competenza e hanno garantito servizi essenziali. Pensare adesso di abbandonarli al loro destino, è semplicemente inaccettabile».
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