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Strappo Morra-Confidustria. «Invitano indagati». La replica: «Stupore, siamo in uno Stato di diritto»

Il presidente della commissione parlamentare antimafia diserta un incontro a Cosenza. La risposta di via dell’Astronomia: «Si è colpevoli solo quando lo stabilisce una sentenza». Santelli: «Morra m…

Pubblicato il: 14/09/2019 – 12:57
Strappo Morra-Confidustria. «Invitano indagati». La replica: «Stupore, siamo in uno Stato di diritto»

COSENZA Si apre un nuovo fronte polemico che vede contrapposti il presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra e Confindustria. È Morra a inaugurare lo strappo nel corso di un incontro a Casal di Principe, venerdì sera. In mattinata, il senatore cosentino M5S aveva disertato un incontro nella sede bruzia degli industriali. Alla platea campana spiega perché: «Ho telefonato al presidente di Confindustria Boccia – dice – avvisandolo che non sarei andato all’Assemblea 2019 in programma a Cosenza in occasione del passaggio di consegne tra il vecchio e nuovo presidente della locale associazione degli industriali. Perché avrei dovuto partecipare con il mio attuale sindaco, che ambisce a essere il candidato alla presidenza della Regione ma è prescritto e indagato, e con il governatore della Calabria interessato da altre vicende? Ho difficoltà e non mi siedo con soggetti che non solo sono indagati ma anche prescritti, e hanno sul capo la richiesta di rinvio a giudizio».
La risposta di Confindustria arriva al mattino seguente in una nota, riportata dalle agenzie di stampa, nella quale si legge che l’associazione «legge con stupore» le parole del presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra, che ieri ha detto di aver telefonato al leader degli industriali, Vincenzo Boccia, per sottolineare che non avrebbe partecipato, sempre ieri, all’assemblea di Confindustria Cosenza per la prevista presenza, non tra gli imprenditori, ma tra gli ospiti istituzionali (ha fatto riferimento al sindaco e al presidente della Regione), di «indagati ma anche prescritti». «In uno Stato di diritto si è colpevoli quando lo stabilisce una sentenza non quando si sollevano polveroni in un comizio politico», replica via dell’Astronomia. Che ricorda a Morra che «un’indagine è il primo passo di un percorso giudiziario teso a cercare la verità su un fatto presunto». Confindustria, chiamata in causa dal M5s Morra sull’eventuale opportunità di prendere le distanze, «ritiene che occorre difendere la lucidità del capire e non usare le istituzioni o confondere i ruoli per battaglie politiche. Da tempo richiamiamo la politica a una dimensione di responsabilità a partire dal linguaggio e dal rispetto dei ruoli, con l’auspicio che prevalga sempre il buon senso, rifiutando e contrastando ogni strumentalizzazione».
SANTELLI: «MORRA MANCA DEL SENSO DELLE ISTITUZIONI» «Gravissime le affermazioni di Morra sulla sua assenza al convegno di Confindustria. Manca del senso delle istituzioni e di rispetto della Costituzione». Lo afferma in una nota la vice presidente della commissione Antimafia Jole Santelli, di Forza Italia. «Il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra – prosegue – ha disertato la cerimonia di insediamento del presidente di Confindustria di Cosenza perché c’erano persone indagate. Si è trattato di un vulnus alla credibilità di tutta la Commissione, che è un organismo parlamentare e non un partito politico. Ancora più grave è la mancanza di rispetto verso la Costituzione repubblicana, cui tutti siamo tenuti a rispondere, laddove si associa l’essere indagato a una condanna sicura, calpestando il principio che la Carta sancisce di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva. Il presidente Morra continua a mancare di rispetto alla commissione che presiede, confondendola con un organismo di parte». «La giusta e legittima risposta di Confindustria nazionale – conclude Santelli – ha prodotto una lesione nei rapporti con la Commissione di cui è responsabile il solo Morra».

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