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«La Scuola resta centrale per il futuro della Calabria»

di Maria Rita Calvosa*

Pubblicato il: 15/09/2019 – 10:10
«La Scuola resta centrale per il futuro della Calabria»

Eccoci all’inizio di un nuovo anno scolastico che vede, nel panorama della scuola calabrese, tanti nuovi dirigenti, a cui rinnovo il saluto con particolare affettuosità, estendendo la medesima a quanti già in servizio in Calabria: rivolgo ad entrambi il deciso invito a porsi come fermento attivo nei processi di cambiamento della scuola e dei tempi; alcuni prendono il posto di colleghi che per lungo periodo hanno speso le loro energie a vantaggio della scuola, a questi ultimi va il ringraziamento più sentito per la loro sperimentata ed apprezzata dedizione e collaborazione.
Con cordialità rivolgo il mio saluto a tutta la comunità scolastica regionale, agli studenti, alle loro famiglie, alle Organizzazioni sindacali e alle Autorità delle istituzioni che a vario titolo si occupano di formazione o collaborano con il mondo scolastico: abbiamo tutti davanti un cammino non certamente agevole e permeato di grande responsabilità, ciascuno nel proprio ruolo e ognuno con la propria funzione-missione da svolgere, ma nell’unità di intenti e nell’adesione al comune sentire, che è il successo formativo delle giovani generazioni affidate alla scuola, sapremo trovare il giusto punto d’incontro e il riferimento costante del nostro agire, giorno dopo giorno. Auspico, quindi, che proseguano e si consolidino, tutte le occasioni di collaborazione e di incontro già sperimentate con i soggetti istituzionali e con le organizzazioni sindacali, coinvolti anch’essi nell’assicurare una virtuosa sinergia a garanzia di un proficuo anno scolastico, coltivando un clima di condivisione tra tutti noi, nella consapevolezza che “membra sumus corporis magni” e che solo collaborando fattivamente, possiamo garantire il corretto e armonioso funzionamento della “comunità educante” di questa grande terra.
Ma è a voi ragazzi, dai più piccoli della scuola dell’infanzia, agli alunni della scuola primaria e a voi studenti della scuola secondaria, che desidero rivolgermi con affetto e grande attenzione per le vostre ansie e le vostre aspettative.
Molti di voi sono in procinto d’intraprendere un nuovo percorso, non solo scolastico, ma anche di vita; mi riferisco a coloro che iniziano un nuovo ordine di scuola e ai più piccini che lasciano l’ambiente familiare per frequentare la scuola dell’infanzia; provo ad immedesimarmi nelle perplessità e nei timori che ciascuno, genitori compresi, porta con sé. Mi piace, però, immaginare anche l’allegria di quei ragazzi che tra i banchi ritrovano i compagni e i docenti di sempre, tornando ad animare con sorrisi e colori, le loro aule, ma anche le strade, le piazze e i vicoletti di città e paesi, ridando vita ed allegria ai bei luoghi della terra di Calabria.
Pensando alle ansie che l’inizio di ogni nuova esperienza possa procurare, amo ricordare Zygmunt Bauman, quando, in riferimento alla paura, afferma che «Paura è il nome che diamo alla nostra incertezza»; esisterebbe cioè «un tipo particolare di paura, destabilizzante …senza una ragione, …..che non si mostra mai chiaramente….».
Cari studenti v’invito a non lasciarvi prendere dal timore dell’incertezza ma di vivere l’ingresso o il ritorno a scuola, nella visione rassicurante, che un altro grande del nostro tempo suggerisce; Papa Francesco, nella Conferenza TED 2017 “The Future You”, ha affermato che l’esistenza di ciascuno di noi è legata a quella degli altri: «la vita – ha detto – non è tempo che passa, ma tempo di incontro»; «il futuro non esiste finché le persone non lo rendono presente. … Il futuro è fatto di Tu (tu che non sei me), …non esiste futuro al di fuori della relazione con gli altri; non c’è futuro individuale senza futuro sociale… non esiste per gli umani alternativa alla relazione – anche faticosa – con l’altro-persona che la realtà ci fa incrociare nella vita.. ».
Il pensiero dei due grandi del nostro tempo, dunque, vi induca a credere che «facendo della vita un tempo di incontro…, ricercando l’abbraccio dell’altro come un paracadute per volare…, costruendo solidi rapporti …., a partire dai vostri compagni di classe…», e instaurando «amicizie concrete, in carne e ossa…» e «relazioni reali, non virtuali, né immaginarie», la vostra esperienza scolastica si tradurrà in un gioioso e rassicurante percorso di vita.
La certezza e la fiducia nella positiva relazione con i compagni, con i docenti e con tutte le figure che nella scuola incontrerete, sono certa, aiuterà tutti voi a porvi con piacevole curiosità ai saperi e alla conoscenza; sappiate percepire la cultura non come erudizione, ma come spinta verso la nascita di passioni, desideri e progetti; l’autenticità del sapere, come educazione, sia per voi passione per la scoperta e condizione necessaria di ogni possibile conoscenza scientifica, tecnologica e umanistica, consapevoli che la conoscenza non avviene attraverso l’autoformazione, ma attraverso un relazione affettiva con l’Altro.
A tutti i docenti che quotidianamente impegneranno tutte le energie per facilitare tali spinte in ognuno di voi, con grande dedizione e professionalità, rivolgo un caloroso saluto augurale: in una società sempre più caratterizzata dall’accesso alle informazioni, l’obiettivo dell’istruzione scolastica non può essere la trasmissione di un patrimonio di nozioni, tantomeno lo studio mnemonico e passivo di dati, ma il dono della cultura sia inteso come possibilità per i vostri studenti di usare le competenze nella vita, perché per essere liberi oggi bisogna che essi padroneggino i saperi e sappiano far uso del pensiero critico. Un bravo insegnante, un bravo maestro è colui che è in grado di condurre le menti oltre la condizione di solitudine e di vuoto, generata dal consumismo contemporaneo e dalla connessione permanente alla rete, per mobilitare il desiderio di sapere, per risvegliare l’emozione di esperienze inedite, attraverso la lettura, la scrittura, il pensiero critico e l’incontro con gli Altri.
Alle famiglie dei nostri studenti porgo il saluto ancor più caloroso: voi affidate alla scuola i vostri gioielli più preziosi, condividendo con la scuola la cura della formazione e la crescita delle loro intelligenze; insieme, ciascuno col proprio ruolo, porteremo avanti tale corresponsabilità per lo sviluppo armonioso della capacità di progettare il futuro. Il compito assegnato è arduo e faticoso per entrambi, ma il benessere quotidiano e la realizzazione dei ragazzi nella vita, faranno da rotta all’ opera formativa ed educativa condivisa.
La scuola è una struttura composita di ruoli, funzioni e mansioni: a tutti voi giunga un augurio di buon lavoro e l’invito a percepirvi quali parti indispensabili di un’unica grande famiglia, in cui il buon lavoro di ciascuno partecipa alla migliore riuscita dell’azione formativa e sociale di tutti. Come diceva Madre Teresa «date il meglio» in ogni circostanza, in ogni situazione, pensando che è il vostro contributo alla crescita e alla formazione dei cittadini del domani.
Ai dirigenti e al personale dell’Ufficio scolastico che mi onoro di dirigere, giunga il mio ringraziamento più profondo e sentito per il lavoro svolto, soprattutto nelle operazioni necessarie ad assicurare al meglio l’avvio dell’anno scolastico: il vostro lavoro permette ancora una volta di garantire alla Calabria un servizio scolastico di qualità, nonostante le difficoltà, grazie alla competenza e allo spirito di servizio che, con grande piacere, ho riscontrato in ogni situazione; al personale degli uffici e dei settori impegnati su altre funzioni ed operazioni nel corso dell’anno, mi rivolgo con pari stima e sincero apprezzamento per la professionalità dimostrata nel tempo.
Colgo, infine, l’occasione per annunciare che, dopo l’inaugurazione nazionale dell’anno scolastico, il 16 settembre a L’Aquila, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, del ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti e delle più alte cariche dello Stato, il prossimo 9 ottobre, inaugureremo l’anno scolastico 2019-2020 anche in Calabria nella Città di Catanzaro, capoluogo di Regione. Sia un anno intenso e ricco di buoni propositi, di soddisfacenti successi e di obiettivi centrati per tutti noi, consapevoli dell’importante ruolo sociale che la scuola riveste e della sua capacità d’incidenza sulle sorti future del territorio calabrese. Giunga a tutti il mio personale augurio di buon Anno Scolastico!

*direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Calabria

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