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Droga dalla Locride per le piazze catanzaresi, 16 condanne e 4 assoluzioni

Il gup infligge pene comprese tra i 16 e i 2 anni nel processo, in abbreviato, nato dall’operazione “Passo di Salto” coordinata a febbraio 2018 dalla Dda

Pubblicato il: 16/09/2019 – 18:04
Droga dalla Locride per le piazze catanzaresi, 16 condanne e 4 assoluzioni

di Alessia Truzzolillo
CATANZARO Sedici condanne, dai 16 ai 2 anni di reclusione e quattro assoluzioni. Questa la decisione del gup Claudio Paris in merito al processo, con rito abbreviato, nato dall’operazione “Passo di Salto”, condotta a febbraio 2018 da Carabinieri e Polizia e coordinata dalla Dda di Catanzaro.
Le accuse nei confronti degli indagati comprendevano, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e di una serie di delitti legati a produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope.
Il gup ha condannato Luigi Attinà, 9 anni di reclusione; Ignazio Catalano, 16 anni; Fabio Di Marino, 8 anni; Sebastiano Donnemma, 10 anni; Domenico Falcone, 16 anni; Rosario Salvatore Fera, 9 anni e 10 mesi; Anthony Fiorentino, 2 anni, 8 mesi e 11.556 euro di multa; Alex Frongia, 15 anni e 1.400 euro di multa; Giuseppe Manuel Gesualdo, 2 anni e 4.200 euro di multa; Alessandro Granato, 8 anni; Laye Kane, 13 anni; Santo Mirarchi, 9 anni; Sebastiano Pelle, 10 anni; Francesco Pizzata, 9 anni; Vincenzo Procopio, 9 anni; Davide Voci, 10 anni.
Assolto perché il fatto non sussiste, Maurizio Abbruzzese. Assolti per non aver commesso il fatto, Alex Francesco Nociforo; Paolo Cara; Gigino Paone.
LO SPACCIO L’organizzazione incriminata dalla Dda – l’accusa in aula è stata retta dal pm Debora Rizza –, che ha coordinato le indagini del Nucleo investigativo dei carabinieri di Catanzaro e della Squadra mobile della Questura del capoluogo, è accusata di avere immesso nelle piazze di spaccio del Catanzarese cocaina, eroina, marijuana e hashish le cui fonti di approvvigionamento sono state individuate nella provincia di Reggio Calabria, nell’area della Locride (Gioiosa Jonica), nonché nella valle del Bonamico (Bovalino, San Luca e Ardore), nella provincia di Crotone (anche area di Isola Capo Rizzuto), nella provincia di Catanzaro (area di Guardavalle). A Catanzaro si trovava, secondo l’accusa, la base logistica dell’associazione dove avveniva la custodia, la manipolazione e l’occultamento della droga.
Gli imputati sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Vincenzo Cicino, Saverio Loiero, Salvatore Staiano, Alessandro Guerriero, Pietro Chiodo, Francesco Vonella, Gregorio Viscomi, Nicola Tavano. (a.truzzolillo@corrierecal.it)

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