RENDE Italia, Olanda, Turchia, Grecia, Belgio, Spagna, Sudafrica, Austria, Regno Unito, Portogallo, Messico, Francia, Spagna, Irlanda, Israele, Capo Verde, Malta, Norvegia, Libia, Algeria, Stati Uniti, Canada, Nuova Zelanda, Australia, Germania, Ecuador, Belize, Capo Verde, Svizzera. Sono i paesi da cui provengono le iscrizioni ed i contributi scientifici per il 23° Congresso europeo sugli squali in programma all’Università della Calabria dal 16 al 18 ottobre. Questi i numeri: 168 iscritti; 135 contributi scientifici; 5 invited speakers; 2 workshop.
Il congresso è organizzato dal dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienza della Terra dell’Università della Calabria, dal Gruppo Italiano Ricercatori Squali e dal Centro Studi Squali.
«Ormai manca poco per l’avvio delle tre giornate che vedranno l’Università della Calabria al centro dell’attenzione dei maggiori studiosi ed esperti, nel campo degli studi su squali e razze, provenienti da tutto il mondo – si legge in una nota –. Durante il Convegno internazionale saranno illustrati importanti risultati scientifici per promuovere la conoscenza e accrescere la cognizione della conservazione degli elasmobranchi. Il tema dell’incontro di quest’anno sarà “Comunicare gli elasmobranchi!”. Per questo motivo, l’intera conferenza sarà trasmessa in streaming e i contributi scientifici dell’incontro saranno pubblicati in un numero speciale del “European Zoological Journal”. Durante le tre giornate, grazie alla collaborazione con GreenGate, il caffè e le pause pranzo degli incontri, saranno effettuate tutte senza l’ausilio della plastica. Per maggiori informazioni www.dibest.unical.it/eea2019
https://www.facebook.com/eea2019meeting/».
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