CORIGLIANO ROSSANO Dalle quattro di questa mattina un ex lavoratore dell’indotto Enel si è abbarbicato su una delle ciminiere per protesta. L’uomo, un 54enne del luogo, è salito su uno degli anelli non per un licenziamento ma contro il modus operandi della politica.
Da mesi Enel sta smobilitando e lo starebbe facendo con aziende specializzate che non contemplano manodopera locale, neppure per le mansioni più semplici. Da qui la protesta dell’uomo, già lavoratore presso la centrale di Rossano, che pur essendo disoccupato, sta offrendo un segnale comunque raccolto da tanti suoi colleghi che hanno raggiunto l’ingresso della centrale termoelettrica ormai in dismissione da anni.
Il colosso energetico, proprio per facilitare il riutilizzo del sito, negli anni scorsi ha bandito un concorso, Futur-E, col quale avrebbe voluto agevolare investimenti di privati, ma stenta a decollare e non perché non siano giunte proposte – qualcuna anche dall’estero che tenderebbe a valorizzare la vocazione agricoloturistica del territorio –. Sta di fatto che al momento non se ne sa nulla mentre i lavori di smobilitazione anche complessi continuano. Dalla rimozione dell’amianto, allo smontaggio dei motori fino alla bonifica degli immensi serbatoi d’olio combustibile, i lavoratori locali non sono minimamente presi in considerazione. Ecco perché l’uomo è salito sulla ciminiera: sensibilizzare anche la politica. (lula)
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