REGGIO CALABRIA Andavano a fare shopping con l’auto di servizio a fare compere o rientravano a casa dopo poche ore di lavoro. Tre cantonieri dipendenti della Città metropolitana di Reggio sono stati sospesi per un anno dall’esercizio del pubblico ufficio e accusati assieme ad altre tre persone di truffa aggravata e continuata, falsa attestazione della presenza in servizio e peculato d’uso continuato. I provvedimenti, emessi dal gip di Locri su richiesta della locale Procura della Repubblica, sono stati eseguiti dagli agenti del commissariato di Bovalino al termine di una complessa indagine condotta dalla polizia di Stato nei primi mesi del 2019 sotto il coordinamento della stessa Procura. In particolare le indagini che hanno riguardato un totale di sei dipendenti avrebbe consentito agli inquirenti di documentare, anche mediante attività tecnica di videoripresa e monitoraggio satellitare dei veicoli, la sistematica abitudine dei tre di allontanarsi senza permesso dal luogo di lavoro, e conseguendo così l’ingiusto profitto della percezione della retribuzione per prestazioni non effettuate. Si tratta, in particolare, di cinque cantonieri della Città Metropolitana di Reggio Calabria, con il compito principale di vigilanza delle strade provinciali, sorpresi dagli investigatori a frequenti e sistematiche interruzioni del servizio, anche dopo poche ore di lavoro (generalmente un paio), per dedicarsi ad attività personali con l’autovettura di servizio. Stando a quanto documentato con filmati e foto effettuata dagli inquirenti, i dipendenti comunali spesso si recavano in centri commerciali, negozi di abbigliamento, aziende agricole o andavano a prendere il figlio a scuola o, semplicemente, tornavano a casa. Secondo una prima stima degli inquirenti, il comportamento dei cantonieri avrebbe causato complessivamente causato un danno patrimoniale alla Città Metropolitana di Reggio Calabria per circa 10mila euro, corrispondente alla svariate ore di lavoro retribuite ma non effettuate. Inoltre, nel corso delle investigazioni sono state accertate analoghe condotte fraudolente commesse da una dipendente della Regione Calabria in servizio presso la sede di Bovalino del Centro per l’Impiego di Locri, ripresa dalle telecamere mentre, in più occasioni, si allontanava dall’ufficio senza attestare l’interruzione del servizio. «Il sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà – è detto in una nota – ha espresso il suo plauso all’Autorità Giudiziaria ed alla Polizia di Stato per l’attività svolta che mira a garantire l’effettività dell’impegno dei dipendenti di quell’Ente al servizio dei cittadini in un settore importantissimo quale quello della vigilanza e cura delle strade e la massima disponibilità della Città Metropolitana a fornire tutte le informazioni utili a chiarire qualsiasi aspetto della vicenda».
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