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«Gli appassionanti "disordini" di Gioacchino»

di Franco Laratta*

Pubblicato il: 20/09/2019 – 18:40
«Gli appassionanti "disordini" di Gioacchino»

Nel nome dell’Abate di “Spirito profetico dotato”.
Grande interesse per i lavori del 9º congresso internazionale di studi gioachimiti, che si celebra ogni cinque anni, nella storica abbazia florense di San Giovanni in Fiore.
Da 40 anni è l’appuntamento culturale che richiama studiosi, esperti e medievalisti da diversi paesi del mondo. Le prime giornate di lavori sono state sicuramente tra le più belle degli ultimi anni in Calabria. Giornate dedicate allo studio e all’ approfondimento dei temi del congresso dei “disordini” gioachimiti. La giornata inaugurale ha visto la presenza di esponenti politici di primissimo piano, di rappresentanti delle Istituzioni civili e religiose.
Molti gli attestati delle Istituzioni nazionali, dal presidente della Repubblica al presidente della Camera, del Senato e del ministero della Cultura.
Tra i relatori si segnalano gli studiosi americani, francesi, tedeschi, spagnoli, perfino uno studioso australiano, perché il pensiero di Gioacchino da Fiore viene studiato soprattutto nelle università internazionali, e poi in alcune università italiane.
Ai lavori del congresso prendono parte anche tanti studenti, gruppi di universitari e liceali, anche ragazzi più piccoli, che con i loro docenti hanno ravvivato il clima austero e solenne dell’affollata Abbazia gioachimita.
Gioacchino da Fiore viene universalmente celebrato come un grande studioso, filosofo e profeta, assolutamente originale e non paragonabile a nessun altro filosofo del Medioevo.
Gioacchino ha saputo tracciare la strada del più profondo rinnovamento della chiesa del suo tempo, afflitta da profonde contraddizioni e contrasti. Influenzando notevolmente il pensiero e l’azione di San Francesco d’Assisi e di San Domenico.
L’Abate calabrese viene considerato dagli studiosi americani un “maestro della civiltà europea”, in quanto costruttore di pace, poeta della storia, profeta del dialogo.
“Ordine e disordini in Gioacchino da Fiore”, è il tema di questo riuscitissimo 9º Congresso Internazionale, i cui lunghi e approfonditi confronti culturali hanno reso meno imperscrutabile il pensiero e l’opera del “calabrese di spirito profetico dotato“.
Gioacchino indica un percorso “alto” per gli intellettuali e per gli spiriti più inquieti.
L’Abate da Fiore, da sempre ad un passo dalla canonizzazione, dal riconoscimento delle sue straordinarie virtù di umile monaco e di raffinatissimo intellettuale, viene da molti considerato già santo, tanto che alcune chiese orientali lo invocano con il titolo di “beato Gioacchino da Fiore”. In alcuni dipinti Gioacchino appare con l’aureola a fianco di San Francesco da Paola.
Il Congresso dei “disordini” di Gioacchino ha tracciato un percorso di speranza per la chiesa, per la pace, perché si manifesti quel tempo della misericordia e dello Spirito Santo tanto caro all’Abate da Fiore.

*Già parlamentare, Membro del Centro Studi Gioachimiti

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