«Il Pd? Dovrebbe lasciare spazio ai suoi giovani e liberarsi di figure scomode» – VIDEO

CATANZARO «Attendiamo di conoscere dal capo politico le intenzioni che avrà sulla Calabria, e anche quello che succederà in Umbria. Intanto noi come Movimento 5 Stelle abbiamo deciso di aprire alle liste civiche, che ovviamente consideriamo molto più vicine alle caratteristiche e ai principi del Movimento 5 Stelle. Per il momento, l’apertura è esclusivamente alle liste civiche». Nella sua prima uscita pubblica, la neo sottosegretario alla Cultura Anna Laura Orrico – ha partecipato a un’iniziativa della Slc Cgil Calabria e Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo – si fa guidare dalla prudenza sul tema delle future (possibili) alleanze del Movimento in vista delle Regionali in Calabria. Orrico si attiene allo Statuto del M5S e alle scelte ufficiali: «Penso – dice – che per il Movimento 5 Stelle sia importante correre da solo con le liste civiche e sia importante mantenere questa linea. Parlare di avvicinamento con il Pd in questo momento è difficile – argomenta –. Credo in realtà che se il Pd, come tutte le altre forze politiche calabresi, lasciassero un po’ più di spazio alle nuove generazioni, non solo dal punto di vista anagrafico ma anche da un punto di vista di immagine e di rinnovamento, sarebbe già una grande rivoluzione per la politica regionale».
Un’apertura ai giovani: «Attendiamo, vediamo cosa saranno in grado di fare e poi valuteremo, ma per il momento la nostra apertura è solo nei confronti delle liste civiche, cioè quelle realtà associative e gruppi di cittadini con cui in questi anni tutto il Movimento 5 Stelle o noi singolarmente abbiamo lavorato». Un suggerimento per i dem: «Dovrebbero liberarsi di tante figure scomode, che hanno purtroppo macchiato la storia politica di questa regione, dovrebbero liberarsi anche da una sorta di autoreferenzialità che non aiuta, come se loro avessero le chiavi del futuro in Calabria e invece abbiamo sotto gli occhi come la politica non sia stata di supporto. Non che il ruolo della politica sia quello di dare una mano a chi fa impresa qui, ma quantomeno si dovrebbero mettere in piedi le politiche che permettano a chi vuole lavorare e fare qualcosa di sentirsi tutelato, di non sentirsi escluso da una burocrazia che ti soffoca e da una gestione della pubblica amministrazione che spesso la politica, invece di migliorare sulla base di requisiti meritocratici, ha peggiorato con modalità clientelari e di corruzione che sicuramente non hanno aiutato».
Per Orrico «la Calabria ha bisogno di essere unita, di avere una proposta politica che rifletta le esigenze e le potenzialità ancor prima dei problemi, perché i problemi li consociamo benissimo: adesso è il momento di trasformarli in soluzioni e opportunità».
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«CALLIPO CANDIDATO INTERESSANTE» Uno dei potenziali sbocchi (anche se lui ha lasciato intendere di non volerne sapere) dall’impasse sull’accordo Pd-M5S sarebbe la scelta di Pippo Callipo come candidato alla presidenza della giunta regionale. «Callipo – spiega Orrico – è una figura che rappresenta in maniera positiva la nostra regione, è l’unica persona ad aver dimostrato grande coraggio per essersi cimentata con un’esperienza civica in una elezione regionale, con un grande risultato. Sicuramente è un candidato molto interessante, bisogna capire lui cosa ne pensa. Ovviamente, bisogna vedere anche cosa ne pensa il mondo dell’attivismo del Movimento 5 Stelle. A oggi non abbiamo ancora posto domande, perché attendiamo di confrontarci con il nostro capo politico, una volta che si sarà anche decisa la questione dell’Umbria, che è molto più impellente di quella della Calabria. È ancora tutto da decidere, non abbiamo stabilito alcun tipo di regola, è tutto aperto».
«NESCI? GRANDE COLLEGA MA CI SONO DELLE REGOLE» Riguardo all’autocandidatura di Dalila Nesci, parlamentare grillina alla seconda legislatura, la neo sottosegretario e spiega «che le regole del movimento, soprattutto quelle imprescindibili come quella che vieta a chi ha un mandato elettivo di candidarsi per un’altra carica vadano tutelate, perché questo è il nostro biglietto da visita nei confronti dei cittadini. Quindi, nulla da dire a Dalila Nesci, che è una grandissima collega, ha fatto un lavoro encomiabile in ambito sanitario, ma io penso che sia necessario dare l’esempio e continuare a mantenere la rigidità su questa regola».
«SE GUARDO AL PD CALABRESE, SONO D’ACCORDO CON DI BATTISTA» Riguardo alle “bordate” di Alessandro De Battista sul Partito democratico, Orrico si schiera: «Personalmente, guardando al Pd calabrese, che solo in alcuni rarissimi casi ha delle eccezioni positive, mi sentirei di essere d’accordo con Di Battista. Dopotutto, è sotto gli occhi di tutti quello che sia il Pd sia le forze di centrodestra hanno fatto nella nostra regione, fallendo clamorosamente. Nonostante le immense potenzialità, nonostante i tanti fondi europei arrivati negli ultimi anni, la Calabria non è stata in grado di cambiare marcia da nessun punto di vista. Quindi, è arrivato il momento di cambiare: credo che lo scopo del Movimento 5 Stelle sia anche quello del rinnovamento delle forze partitiche più tradizionali che persistono sul nostro territorio. Il messaggio è: o vi rinnovate o vi rinnoverete per forza, perché mi auguro e spero che finalmente i calabresi sceglieranno di essere liberi di guardare al proprio futuro, di costruire per se stessi una speranza e quindi di votare il M5S alle Regionali».
L’IMPEGNO DA SOTTOSEGRETARIO: «MOLTO LAVORO DA FARE» Orrico si sta adeguando anche alla nuova attenzione calamitata dalla sua nomina. Accolta con «grande soddisfazione, perché non me lo aspettavo essendo anche alla prima esperienza come parlamentare. Sono molto orgogliosa, è un grande carico di responsabilità perché essendo l’unica calabrese significa anche portare avanti le istanze di questa bellissima regione e provare anche a darne un’immagine diversa, immagine che spesso la politica non è stata in grado di dare. Spero di essere all’altezza del compito, farò del mio meglio per non disattendere le aspettative dei calabresi».
«C’è tanto lavoro da fare – dice –, soprattutto nelle regioni del Sud e in regioni come la Calabria, nella quale a oggi non esiste una visione chiara di quale possa essere lo sviluppo culturale e quindi anche le ricadute economiche e sociali di un settore così importante. Abbiamo un grandissimo patrimonio, fatto di beni culturali, archeologici, architettonici ma anche patrimoni intangibili come le minoranze linguistiche, che meritano di essere valorizzati e trasformati in opportunità di impresa, opportunità occupazioni e opportunità per costruire un brand diverso della nostra regione, e quindi una narrazione differente.
Se penso ai dati del Pon Cultura e Turismo, che si sta per chiudere, e guardo ai dati per la Calabria, vedo che c’è stato un bassissimo utilizzo di questi fondi, destinati soprattutto alla creazione di nuove attività all’interno dell’industria culturale, creativa e anche turistica. Questo dimostra non che mancano i finanziamenti ma che non c’è un’adeguata gestione di questi finanziamenti, non c’è un adeguato trasferimento di competenze alle comunità e ai giovani per poter percepire questi finanziamenti, renderli sostenibili e moltiplicarli nel tempo. Quindi, c’è tanto da lavorare, c’è da sviluppare una visione strategica sulla cultura e sul turismo per la Calabria. Io sono ovviamente a disposizione e tutto il mio lavoro metterà la Calabria al primo posto, del resto mi sono candidata soprattutto per questo motivo». (antcant)