CATANZARO È stata una mattinata tesa per il centrodestra calabrese. Iniziata con la pubblicazione di un’intervista ad Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia. Il virgolettato è potenzialmente esplosivo alle latitudini calabresi: «Abbiamo sempre mantenuto i patti e in Umbria sosterremo la candidata leghista. Per le altre candidature serve un tavolo. Noi siamo interessati alla Campania e alla Toscana. In Emilia Romagna e in Calabria il candidato sarà leghista, però anche sui nomi bisogna chiudere gli accordi». Traduzione: Forza Italia rinuncia a proporre un proprio nome per la corsa alla presidenza della Regione. Conseguenza: qualche ora di caos e di verifiche incrociate per una frase che cambierebbe (e di molto) gli assetti politici in vista delle prossime regionali. Non fosse altro che per l’endorsement arrivato solo pochi giorni fa proprio da Tajani e Carfagna alla candidatura forzista. Il Corriere della Calabria ha sentito nella tarda mattinata il vicepresidente di Forza Italia. Che non ha mostrato dubbi: «Si tratta di un errore de “il Giornale”, che ho già contattato per chiedere una correzione nei contenuti dell’intervisti. È saltata quasi mezza frase della mia risposta. Ho spiegato, sì, che in Emilia Romagna il candidato è stato reclamato dalla Lega ma ho anche chiarito che la Calabria, come da accordi già presi, andrà a Forza Italia». Passa dunque la linea del “refuso”. E, in effetti, nel tardo pomeriggio, dopo il chiarimento di Tajani, l’intervista è apparsa sul portale online del Giornale nella versione corretta (qui il link). Nel centrodestra, dunque, può tornare la tranquillità. Almeno per ora.
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