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«Non è certo Nencini ad aver svenduto il Psi»

di Luigi Incarnato*

Pubblicato il: 22/09/2019 – 14:10
«Non è certo Nencini ad aver svenduto il Psi»

Sono due giorni che leggo commenti sulla vicenda Renzi-Psi. Alcuni sono meritevoli di attenzione, altri volgari, altri ancora pieni di livore personale. Sui social si legge di tutto, certo non immaginavo che un grande leader, della statura di Martelli, si imbattesse (spero di spontanea iniziativa) in una discussione falsata e povera di concreta analisi, nella quale manca, volutamente, una visione dell’attuale contesto politico.
Sostiene, tra le righe, la restaurazione di un condominio comunista che rappresenta appieno l’antitesi del Riformismo italiano ed europeo.
Si può cambiare idea ci mancherebbe, ma chi non ricorda l’accostamento – a mio avviso frettoloso e fuori luogo – tra Renzi e Craxi ad opera di Martelli?
Parla di convocazione degli organismi per una scelta che lui definisce “strategica e di annessione”; in realtà lui sa bene che si tratta di altro.

Io vorrei che (ed è un’opinione meramente personale) fosse un’opportunità per avviare un processo di ripresa della politica aiutando una sinistra ormai statica ed autoreferenziale.
Però, la cosa che mi fa più arrabbiare è che in molti, e Martelli è stato tra i primi, sono scappati e ci hanno lasciato un’eredità esaltante ma pesante da gestire. Dal 1993 in poi ci sono solo professori.
Nel 2013, io stesso chiamai Martelli, insieme a Mauro del Bue, per chiedergli una mano per il partito, lui declinò l’invito.
Per non dimenticare che, quando divenne parlamentare europeo con lo Sdi si dileguò presto. Ecco, sono veramente un grande ammiratore delle tesi di Martelli ma come dirigente non ha brillato molto, in particolare per aver scelto la fuga. Criticare è facile, abbiamo però il dovere di stare in partita e il diritto di dire la nostra opinione liberamente, mi sono però stancato di leggere analisi, commenti e giudizi sull’operato di un partito da parte di chi lo ha abbandonato.

Se Nencini o il segretario Maraio avessero commesso un errore o una leggerezza certamente non è un compito di Martelli giudicare. Inoltre, il segretario correttamente ha ascoltato le opinioni di tutti, compreso il sottoscritto che ha dato il consenso. Infine, vorrei ricordare a Martelli che, il Psi ed il socialismo sono stati svenduti il 1992 alle Procure da un gruppo dirigente impaurito che ha lasciato la barca. Noi abbiamo continuato a mantenere in vita l’unica organizzazione socialista italiana, con non poche difficoltà. Se si vuole aiutare il Psi ed il socialismo Italiano, saremmo ben lieti di avere il sostegno del compagno Martelli, in caso contrario pretendiamo rispetto da parte sua e da parte di tanti altri, ivi compresi tutti quei traditori che hanno rinnegato il glorioso Psi.

*Responsabile Organizzazione Nazionale PSI

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